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C'è posta per te - di Maria De Filippi

Ultimo Aggiornamento: 05/12/2008 21:51
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22/09/2008 17:02
 
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20/09/2008

  - 25 anni dopo

L'ultimo suo ricordo è quello di un bambinetto biondo di 2 anni e mezzo attaccato alle sue ginocchia, ora sono passati più di vent'anni e in tutto questo tempo nella mente di Aurora si sono affastellate le domande "chissà dov'è ora", "cosa farà", "avrà voglia di rivedermi o mi odierà?".
Aurora conosce  colui che diventerà il padre di suo figlio all'età di18 anni, è la sua prima esperienza sentimentale, non è felice ed è segnata da liti violente...; tanto che una volta rimasta incinta medita di crescere da sola il figlio che tiene in grembo, si rivolge alla sua famiglia che però bolla ciò che sta per avvenire con la definizione "figlio della vergogna" e si chiama fuori da ogni coinvolgimento. Aurora pensa allora che forse è proprio il futuro padre la persona giusta con cui crescerlo ma, una volta nato Francesco, le cose vanno molto male, lui magari è anche un buon padre ma non un buon compagno; ricorda ancora che lei era in terra quando lui se ne va portando via  con sè il piccolo Francesco... Aurora lo cerca per un anno ovunque, come una pazza, tanto da ricevere una denuncia per molestie e in seguito a questa è costretta a rinunciare a lui!
Ma la vita continua, Aurora è molto giovane e dopo qualche anno conosce un uomo se ne innamora e mette al mondo due figli (uno di loro si chiama Francesco); ma se per questi ultimi due lei è stata sempre presente, una madre a tutti gli effetti, così non è stato per Francesco e ora la donna si interroga, piena di paura di essere rifiutata, se il gesto che sta per compiere non sarà compreso, un gesto che tuttavia è giusto ed è finalmente  il momento di fare.

Oni il postino si aggira in bici per le strade di Francoforte (qui vive ora Francesco) e bussa alla porta del venticinquenne ragazzo, che riceve sorridendo l'invito di Maria - E' identico all'altro Francesco! - esclama sorridente ed emozionata mamma Aurora.
Francesco fa il suo ingresso in studio, si siede e osserva il volto che appare nella "finestra della busta", senza tradire almeno inizialmente, eccessive emozioni, poi pian piano qualcosa nella sua espressione cambia e intanto Aurora prende la parola: - Francesco è la prima volta che mi vedi, mentre io di te ho l'immagine di un piccolino biondissimo e dagli occhi azzurri, ora sei un uomo di 25 anni, mi chiamo Aurora e sono tua madre, ti ho pensato e mi sei mancato tanto, ora ho due figli di cui uno si chiama come te, sono per loro un punto di riferimento, quello che non sono stato per te, ma stasera sono qui per provare a ricominciare, perchè tu avevi il diritto di sapere...-
Maria si rivolge a Francesco chiedendogli se avesse capito subito di chi si trattava e lui risponde di si, poi alle domande del ragazzo Maria cerca di dare delle risposte, quelle che Aurora le ha fornito: gli racconta di sua madre chiusa in un istituto fino all'età di 16 anni, di quella diciottenne trovatasi improvvisamente a fare i conti con qualcosa di enorme per le sue esperienze, della gelosia e degli scatti d'ira del padre nei confronti di sua madre, poi denunciata per molestie e costretta a tenersi a debita distanza dal figlio...; Francesco si mostra un pò scettico sul racconto e poi chiede alla madre: - perchè dopo 25 anni...- Aurora parla delle sue paure, della sua vigliaccheria, della forza che ora ha ritrovato

grazie anche al sostegno di sua cognata, ma Francesco continua: - perchè un altro Francesco...cos'è stata una sostituzione? - riferendosi al nome dell'altro figlio, Aurora parla di tradizioni famigliari che "impongono" il nome al primogenito, Francesco però sembra indurirsi: - io non so niente di lei, solo per sentito dire, mi raccontavano questo, mi raccontavano quello..., l'ho anche cercata, a Caserta, quando avevo 19 anni (scoppia in lacrime)...volevo solo guardarla negli occhi...per capire...- Aurora gli dice che per capire non basta guardarsi ma parlarsi, Maria gli propone di lasciarsi andare alle emozioni e incontrare sua madre che ora vive a Milano, ma il ragazzo tentenna: - solo a guardarla sto male...non la voglio guardare più! - esclama con la voce rotta dai singhiozzi Francesco; Maria inizia la sua paziente opera di mediazione e dissuasione, sostenuta nel suo intento dal brusio partecipe del pubblico...."apri...apri..." Francesco: - provo tanta rabbia...- Aurora: - sono tua madre...e posso spiegarti molte cose...- il ragazzo rievoca alcuni episodi in cui la madre avrebbe mostrato poca determinazione nel rivederlo, Aurora afferma che nella vita è facile sbagliare, Maria la butta lì: - vabbè magari vi lasciate il telefono - Aurora insiste: - sono 25 anni che desidero abbracciarti...- il pubblico rumoreggia e fa il tifo per l'apertura della busta, Francesco finalmente sorride...e dà l'ok a Maria...la busta si apre e madre e figlio si stringono in un lungo, vigoroso, sentito abbraccio...mentre tutt'intorno scrosciano gli applausi...



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Regalino di hida
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29/09/2008 16:37
 
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27/09/2008

  - Sedici anni

Lorenza e Andrea si amano e vivono insieme da tre anni, ma il padre di lei non ne vuole sapere, - per me è come morta, ho solo due figli maschi - sembra abbia detto, ma poi lo smentirà in studio...
La storia di Lorenza ha inizio durante la sua adolescenza, quando, come a volte succede, ai divieti di uscire, specie per le figlie femmine, si può "reagire" in maniera esponenziale, magari "utilizzando" delle tipiche usanze siciliane: la fuitina (anche i suoi genitori la fecero...). Così a 14 anni Lorenza la fa la fuitina, viene perdonata, poi si sposa e nascono due bambini; ma dopo due anni Lorenza capisce che il suo matrimonio è fallito, senza però avere il coraggio di dirlo, così come, a maggior ragione, le manca il coraggio di dire che si è innamorata di Andrea, sposato con la sorella di sua madre, praticamente uno zio acquisito; Lorenza non riesce però a soffocare i suoi impulsi amorosi e così inizia una storia clandestina.
A un certo punto un parente riceve una telefonata anonima che gli racconta quanto sta accadendo e ne ha la conferma quando trova i due insieme, cerca di convincere Lorenza a chiudere questa storia ma la ragazza non vuole farlo, tuttavia torna a casa e sarà Andrea a convincerla a confessare almeno di non amare più suo marito e che il matrimonio è ormai al capolinea. Lorenza così torna a vivere dai suoi, tacendo la relazione mai interrotta con Andrea; poco dopo manifesta il desiderio di trasferirsi a Udine da

un' amica (in realtà sta progettando di raggiungere Andrea da cui non riesce a stare lontana...). Anche in questo caso la ragazza riesce a realizzare i suoi propositi, va a Udine restando in contatto telefonico con i suoi, tacendo la verità fino a quando non rimane incinta; a questo punto la mamma scopre tutta la verità e non può tacerlo al marito che da quel momento, al contrario della moglie e dei figli, non vuole più saperne di lei perchè ha portato la "vergogna" in famiglia. Adesso Lorenza vive di nuovo vicino ai suoi, vorrebbe vedere suo padre perchè le manca tanto...e tenta la carta di "C'è posta".
Il postino Maurizio pedala per le strade di Rosolini, in provincia di Siracusa, fino ad arrivare a casa dei genitori di Lorenza dove però c'è solo la mamma, che seppur disponibile e sorridente non dà nulla di scontato rispetto alle intenzioni del marito e all'invito e usa un prudente "vedremo..."
Ma Rosaria ed Emilio hanno accettato l'invito e ora sono seduti al loro posto ad ascoltare le regole del programma enunciate da Maria (ma che conoscono molto bene essendo degli appassionati del programma ). Si apre la busta e l'espressione di papà Emilio è piuttosto eloquente, tra la conferma di chi ci sarebbe stato dall'altra parte e una bonaria ma decisa fermezza...; Emilio non vuole ascoltare le parole di Andrea che siede accanto a Lorenza tenendola per mano, Maria prova a convincerlo che invece è il caso di farlo, perchè Andrea ha capito che su di lui gravano

grosse responsabilità ed è disposto ad ammetterle, ma Emilio è irremovibile: - lui deve solo stare zitto...- e così Andrea si rassegna preferendo uscire dallo studio...
Lorenza prende la parola invocando tra le lacrime la presenza paterna nella sua vita, Maria riepiloga brevemente la vicenda mettendo l'accento sui sogni "infranti" di un padre per l'unica figlia femmina, ma in realtà ora Lorenza sembra aver trovato la propria strada e Maria cerca di spostare il discorso in questa direzione, ma Emilio sembra sicuro della giustezza dei suoi principi, perfino di non voler vedere l'ultimo nato, il figlio di Andrea: - Maria non me la sento, non sono pronto a questo passo...- commenta Emilio; Maria gli ricorda quanto a lui piaccia il calore della famiglia, l'essere circondato da figli, nipoti e parenti, che anche lui fece la fuitina ed è stato fortunato, perchè il suo matrimonio dura ormai da 25 anni, qualche battuta tra i due e Maria riparte all'attacco ricordandogli che Lorenza rimane pur sempre sua figlia e che ora ha un particolare bisogno di essere riaccolta, perchè non sta bene, perchè prende degli ansiolitici per dormire, proprio per questa lontananza...; Emilio dice con gli occhi lucidi: - mi dispiace, ciao gioia...- Maria coglie aspetti positivi in questo saluto ed Emilio commenta: - si...era tanto che non lo facevo, non la incontro mai...- Così Emilio e Rosaria lasciano lo studio scusandosi con il pubblico per non aver accolto gli incitamenti ad aprire la busta, ma ciò che non si è aperto oggi può aprirsi domani, basta guardare le espressioni e le facce dei protagonisti...



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Regalino di hida
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30/09/2008 22:58
 
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27/09/2008

  -C'è un regalo per te


Entra in studio Claudio Amendola con gli applausi prolungati del pubblico; Maria, dopo i complimenti per la sua spendida forma, fa entrare Sebastiano che si siede accanto a lui.
Sebastiano è il papà di un ragazzo down di 19 anni, Francesco, solare, al quale piace ballare , cantare, discutere; una vita socialmente attiva, con un piccolo neo: è molto geloso delle sue cose, disordinato, viziato, irrefrenabile nelle sue scelte, tanto è vero che poco tempo fa ha deciso di fare uno scherzo al suo papà usando la colla attak per incollare la tavoletta del bagno, chiedendo in continuazione al padre di andarci. Per fortuna lo scherzo non è riuscito poichè aveva attaccato il coperchio alla tavoletta... molto divertente ! Gli piacciono gli sceneggiati napoletani , in particolare quelli nei quali Merola faceva finta di morire, con Gigi D'alessio, giovane figlio, che cantava al suo cappezzale; da allora Francesco chiede al padre, quando torna a casa , di sdraiarsi

sul divano e far finta di morire senza mai aprire gli occhi; se si accorge che li apre, gli dice:-" lo hai capito che devi morire?"
Un'altra sua passione è andare in macchina con la mamma , che è il suo grande amore, ma non sopporta i soprusi e, come spesso succede nel traffico, si trova a dover rispondere con un gesto abbastanza conosciuto, con la mano, abbassando il finestrino e urlando una parola che inizia per S....e finisce per ..O!
Tanti oggetti nella sua stanza ai quali tiene moltissimo : il suo cellulare, sul quale segna ogni numero che vede in tv o su un giornale per offerte di ogni tipo; subito digita il numero appena memorizzato, aderendo all'offerta e lasciando il numero del papà; un giorno, però, arriva la telefonata di una finanziaria che voleva sapere di quanti soldi avesse bisogno Sebastiano!
Non è mai pronto e all'ora di cena , inventandosi un'amico immaginario che gli telefona proprio a quell'ora, gli dice che ha un papà rompiscatole e si presenta a tavola sempre in ritardo.

E' un ragazzo geloso a tal punto che possiede 80 dvd che nessuno può vedere, una collezione di pennarelli che controlla ogni giorno per vedere se il papà ne ha preso uno, una tuta da judo, una chitarra che nessuno può toccare, ma, soprattutto, la serie completa delle puntate de "I Cesaroni" che adora; il suo sogno è poter ballare la sigla del programma con Claudio Amendola, sul lettone, con grandi salti per volare insieme. Papà Sebastiano vuole proprio una sorpresa per Francesco; con ironia e grande affetto, cerca di insegnare un po' di ordine e generosità al proprio "capriccioso" figlio. Per la consegna della posta tutto è programmato, La postina si è messa daccordo con la mamma di Francesco, Nicoletta, che finge di essere l'invitata, con la delusione e il grande disappunto del figlio che sperava di andare a Roma con lei; ma Raffaella risolve tutto invitandolo ad accompagnare la mamma negli studi.
Aspettando gli ospiti, Maria racconta che è una settimana che Nicoletta deve

rispondere alle insistenti domande di suo figlio, cercando di trovare scuse sempre diverse su chi può essere il mandante della lettera, ipotizzando chi potrebbe essere, la zia, un'amica o forse il suo primo amore che la vuole incontrare ancora; Francesco si irrita a questa ultima ipotesi e dice che la mamma è solo sua e pure il papà! Entrano in studio Nicoletta e Francesco; i complimenti di Maria per l'eleganza piacciono a Francesco che, orgoglioso, si siede insieme alla mamma; Nicoletta regge il gioco di Maria che le chiede se pensa a qualcuno in particolare per l'invito. La risposta è tassativa da parte di Francesco: "No, posso pensare solo alla mia zia perchè io sono geloso e non può aver mandato la lettera un amico di mamma!" Maria apre la busta sul volto del papà, con l'esplosione di Francesco che, incredulo, grida che quello è il suo papà, "PAPA'...PAPA'!! PUO' PARLARE PERCHE' E' IL MIO PAPA'

Sebastiano, con un sorriso benevolo, si rivolge a Nicoletta dicendole che lei ha sempre viziato Francesco, che lui, invece, è qui per insegnargli ad essere più ordinato e generoso; entrano in studio a seguire tre tavolini pieni di cose care a Francesco che urla al padre" No, sei fuori di testa?" ma il padre continua a chiedergli di regalare qualcosa al pubblico se vuole ricevere la sua sorpresa.
Francesco abbraccia tutto e ribadisce "e' tutto mio !"
Maria : "allora rimandiamo tutto a casa " "Si" ribatte Francesco "Peccato, dice il papà, guarda cosa avresti avuto in cambio?." Appare Claudio Amendola ; Francesco, felice, mima il gesto di rompere alcuni dei suoi oggetti sui tavolini.
Amendola: "forse papà voleva solo un po' di ordine, non voleva farti regalare tutto !" Francesco: "e che sei mio suocero?" Amendola: "no, tuo fratello, almeno così mi ha detto tuo padre"

"Allora mi presenti tua figlia" ribatte prontamente Francesco; " a bello, con calma, non si sa mai, magari se dai qualcosa di tuo..."
Il baratto: sotto gli occhi stupiti e raggianti di Francesco, ecco il bottino che offre Claudio Amendola: un cesto con magliette "i Cesaroni 3", due serie complete di DVD della fiction, il grembiule di Cesare, se per caso gli venisse voglia di cucinare, una foto di Eva - "mia sorella, commenta Francesco - e l' invito a ballare con lui la sigla. Maria invita Francesco a cedere almeno una matita ma il ragazzo offre invece il suo adorato giornale dell' Inter; Amendola: "almeno il pallone...!
"Ce sto ! e se Maria è interista, che me frega, da ora ... forza Roma!" e per ballare con Claudio, lancia anche il walkman e si getta tra le sue braccia , poi abbraccia il papà, per ballare con la sigla de "i Cesaroni" scatenato, come se nella sua vita non avesse fatto altro che passare le serate in discoteca.
Gli oggetti in studio saranno ancora suoi, tutti ,dice Maria, tranne il pallone. Francesco, con il suo prezioso cesto, ci saluta con gioia e semplicità: "CIAO..."



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Regalino di hida
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27/09/2008
La storia di Sara

Maria annuncia la storia di un regalo di nozze: Fabio Cannavaro sarà la sorpresa e sullo sfondo si staglia una foto del calciatore,il pubblico impazzisce "finalmente cammini" , osserva Maria.,quando entra nello studio e si siede accanto a lui Rita, madre di Katia, Giuseppe e della figlia Sara, che purtoppo non c'è più ,Cannavaro terrà le mani di Rita per tutto il racconto di Maria. Fabio Cannavaro doveva essere il regalo di nozze di Sara per sua sorella Katia e due anni fa aveva telefonato in redazione per cercare di farle una grande sorpresa, ma un incidente letale aveva fatto sfumare il suo dono poco prima del matrimonio. Per Rita da quel momento è cambiato tutto; adesso viene in trasmissione per esaudire il desiderio di Sara e per chiedere scusa ai suoi due figli, Katia e Giuseppe perchè da allora non è più stata la madre di prima". Rita da allora vive di sensi di colpa, per essere viva al posto della figlia, per aver consentito a Sara quella sera di andare a ballare, per non averle detto abbastanza quanto le voleva bene e per non averglielo fatto sentire come avrebbe voluto; chiede perdono perchè non riesce più a sorridere, non si cura e non si trucca. Katia vorrebbe che tornasse come prima e le ha anche regalato una trousse del trucco nascondendola nel bagno dove lavorano, dicendole che non sarebbe potuta uscire da lì senza essersi truccata" Raffaella consegna la posta nel salone di bellezza dove lavorano i ragazzi che hanno accettato l'invito e adesso entrano in studio molto emozionati, sedendosi per ascoltare. Si apre la busta che questa volta contiene l'immagine di un libro; "il libro parla della storia di una donna che aveva perso la voglia di vivere" dice Maria; si apre la copertina con l'epigrafe "Storia di Sara". E mentre scorrono le immagini di Sara da bambina e da ragazza; si commuovono tutti, anche Cannavaro, Maria continua :" Il libro contiene la storia di una donna che aveva perso la voglia di vivere perchè una delle sue figlie è volata in cielo. Ha deciso di spiegare ai suoi figli il suo amore e una sera si fa bella per raccontare loro una piccola parte della storia. E Maria ancora narra come se parlasse la mamma dei ragazzi :"sapete bene come ci si sente se la notte ci porta via qualcuno, si vive senza un senso, come una palla che rotola. Con vostra sorella Sara abbiamo vissuto tanto insieme quando veniva nel lettone e mi confidava i primi corteggiamenti, oppure il vestito che sognava,era bellissima ma mi diceva sempre che voi eravate irrangiungibili - perchè tu Giuseppe sei un "figo" pazzesco e tu Katia sei stupenda anche senza trucco, mentre con me mamma non ci ha messo molto impegno -Anche ,quando tu Giuseppe, avevi problemi, le tue sorelle ti dicevano di non fare il cretino fino a quando con i soliti bigliettini lasciati in giro per casa chiedevi scusa e allora tornava il sereno. Sara cresceva bella e sana come i cuccioli che si affacciano alla vita e siamo felici papà ed io di averla lasciata libera di conoscere la vita, anche se spesso si discuteva, mai però senza recuperare la serenità. Forse non sapete che per me vivere è diventata una colpa, mi sembra che ogni minuto della mia vita sia stato rubato a chi doveva ancora assaporarla e da quella notte, sotto le luci intermittenti del 118,quando ho saputo, mi lascio vivere. Ora provo ancora a parlare con lei, chiedendole se sa che le voglio bene e passo le notti aspettando la sua risposta. Quando tu Katia ti sei sposata volevo essere forte per starti vicina e ho chiesto aiuto a lei; per rallegrare il tuo giorno più bello ho addirittura ballato e mi ha fatto piacere sentirti dire che ero una supermamma ! per poi correre a casa crollando come un burattino al quale si tolgono i fili" Prosegue la voce di Maria "mi sento un bozzolo appeso, vorrei mostrare le ali come una farfalla ma non ne ho la forza; solo per voi sono qui, per dirvi che per la prima volta voglio cambiare; voglio ritornare a volare come una farfalla; sono qui per dirvi che da ora troverete torte per voi e a te, Katia, voglio venire a trovarti, non solo per fare torte, per aiutarti, anche nelle piccole faccende di casa ; per te, Giuseppe, voglio tornare a essere la tua mamma, che se c'è bisogno ti sgrida e se papà mi chiederà di fare un giro in barchetta sul lago lo accontenterò. Forse anche Sara farà un sorriso da lassù, perchè ho deciso di fare a Katia la sorpresa che lei aveva pensato per il tuo matrimonio, per regalarti l'abbraccio di un campione che farà felice anche Giuseppe" Per i due ragazzi entra Cannavaro che si siede tra di loro. dicendo: " la mamma deve recuperare il sorriso e la voglia di credere nelle favole, deve ricominciare a guardare il cielo stellato , deve ricominciare a guardare un cielo come questa sera...." Lo sguardo di tutti si rivolge verso il soffitto dello studio trasformato in una volta blu piena di stelle, proprio come nelle favole. Fabio continua: "al tuo matrimonio, Katia, mamma ha fatto un cosa fantastica chiedendo agli invitati un minuto di applausi per la figlia scomparsa. E stasera vorrei chiedere lo stesso al pubblico per tua mamma che è fantastica " Un lungo applauso scuote lo studio. Finalmente Rita dice ai suoi due ragazzi: " tornerò a essere la donna sorridente di un tempo, togliete la busta ma restate lì; ho intenzione di mettermi a ballare con Fabio" All'apertura della busta entra Rita , curata ed elengantissima. Dopo qualche passo di ballo lento, la mamma lascia le braccia di Cannavaro per quelle dei figli, per commuoversi in un lungo abbraccio. Per Katia e Giuseppe la mamma è di nuovo bellissima, lo dicono, e Maria rinforza: "hai visto che cel'hai fatta a truccarti". E da Rita un semplice, intenso "grazie Maria"


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04/10/2008
Un figlio tradito

Un matrimonio di 26 anni la cui unica felicità è data dai tre figli che le sono nati, poi tante difficoltà economiche, tanti tradimenti e sempre, alla fine di ogni discussione la stessa frase: - se non ti sta bene quella è la porta - eppure Marcella, per amore dei suoi ragazzi, tace e va avanti senza lamentarsi, senza lasciar trapelare quanto le costi far credere che la loro sia una famiglia serena finchè, un giorno d'agosto del 2002, conosce Mario, un signore vedovo che la fa sentire di nuovo una donna amabile e desiderabile e solo due mesi dopo scappa con lui e, non riuscendo ad affrontare i suoi figli, affida a un lettera la spiegazione del suo gesto! Le due figlie capiscono il dramma della mamma e perdonano, chi invece non riesce a superare quello che considera un tradimento inaccettabile è il primogenito Enzo, fra lui e la madre c'era un rapporto fortissimo di affetto e di aiuto, quasi una simbiosi, si capivano anche senza parlare, racconta la madre, ed era lui che già a 13 anni, quando per tre anni il padre rimase senza lavoro, lavorava come garzone di macelleria e portava a casa tutti i soldi che guadagnava per aiutare la famiglia; ma dal giorno della fuga , e sono trascorsi 6 lunghi anni, Enzo ha chiuso ogni rapporto con la madre e proprio a lui Marcella vuole chiedere scusa , incapace di accettare la vita senza il suo "ragazzo ". Enzo e la moglie Francesca ricevono e accolgono l'invito di Maria... Quando in studio la busta si apre sui volti dei tre protagonisti vi si leggono le intense emozioni che vivono; Enzo e Francesca immaginavano che si potesse trattare di lei e il dolore, forse il rancore, di certo l'amore si mescolano sul viso del figlio che accetta di ascoltarla: Marcella con la voce spezzata prova a spiegargli che la sua fuga da casa non era contro lui e le sorelle, ma una fuga dal marito che l'aveva poco amata e spesso umiliata, tanto che subito dopo l'abbandono del tetto coniugale, lui aveva portata a casa la nuova compagna; spiega a Enzo che, nonostante le apparenze, il suo era un matrimonio sbagliato e infelice anche se lui e le sue sorelle non se ne erano mai resi conto , proprio perchè aveva scelto di dare ai figli l'illusione di una famiglia unita; non ha fatto mai trapelare nulla neppure di fronte alla disoccupazione del marito quando, facendo qualche lavoretto come sarta e prendendo i soldi del figlio che lavorava per la famiglia mentre avrebbe dovuto vivere la sua adolescanza, il primo decide, per hobby,di comprarsi un cavallo e per farlo usa tutti i soldi suoi e del ragazzo. Marcella spiega a Enzo quanto l'abbia fatta soffrire non aver partecipato al suo matrimonio con Francesca mentre sapeva che c'erano il padre e la sua convivente ed è solo grazie a un filmino delle figlie che ha potuto vedere quel giorno speciale, - il tuo è un matrimonio d'amore e sono sicura che lei ti farà felice - gli dice con voce rotta ma ti prego di perdonarmi perchè io non so vivere senza di te! Enzo è arrabbiato, non riesce a dimenticare l'abbandono della madre - mi ha sempre preso in giro, proprio perchè eravamo quasi una cosa sola, al punto che anche alla mia fidanzata ripetevo sempre che prima di lei veniva la mia mamma, che avrebbe dovuto spiegarmi come stavano le cose, non farmi credere che la nostra fosse una famiglia normale per poi andarsene via così, non me la sento di perdonarla - Maria interviene e gli spiega che la mamma aveva vergogna di affrontare lui non il marito, proprio perchè era lui l'uomo di casa e il suo unico sostegno, colui al quale si sentiva di dovere rendere conto e aggiunge che forse gli è stato chiesto troppo, un impegno esagerato per la sua giovanissima età; Enzo sembra inamovibile, spende una parola per il padre che, non subito ma solo un anno dopo la fuga della madre, lo ha affrontato dicendogli che avrebbe voluto portare in casa una nuova compagna e per Enzo , questo discorso diretto meritava la sua approvazione, mentre lei ...- come ha potuto comportarsi così? - Cercando con pazienza di "rammendare" la tela del loro rapporto si scopre che Francesca è incinta...- e quindi che succederà quando nascerà il vostro bambino, lei non lo vedrà? sapere questa cosa in trasmssione è come darle una coltellata nella pancia - azzarda Maria, Marcella si ripiega su se stessa e dà libero sfogo alle lacrime mentre Francesca la giovane moglie di Enzo, la giovane nuora che sapeva di occupare sempre e solo il secondo posto, di fronte a questa madre in lacrime non si trattiene e incoraggia il marito ad aprire la busta , ben sapendo che questa separazione lo ha fatto molto soffrire e che ora ha la possibilità di recuperare un affetto mai spento! Alle sollecitazioni di Francesca Enzo non sa dire di no e toglie la busta per poter nuovamente abbracciare una madre tanto amata, perchè è noto che più le persone si amano e più possono far soffrire. Brava Francesca!


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Figlio vola libero!
Patrizia la madre di Fabio ha preparato per il figlio una sorpresa, l'incontro con un grande campione, Rino Gattuso che lo studio accoglie con uno scroscio di applausi, lui sorride, aspettando l'ospite che entra in studio : Patrizia, seduta su una sedia a rotelle , madre di Fabio che, da quando si è ammalata, non è mai riuscito ad allontanarsi da lei, neppure per un giorno . "Ringhio" chiede il permesso di andarla a prendere, portandola con la sedia a rotelle accanto a lui, davanti alla busta che si aprirà. Maria comincia a raccontarne la storia, come se parlasse Patrizia, : "Sono su questa sedia a rotelle da quando Fabio aveva 9 anni, ma non desidero che la gente, guardandomi adesso, abbia pietà di me; spesso è facile pensare che una persona come me non possa più correre o camminare, si sbaglia perchè io posso fare tutto,certo, non come prima, quando potevo usare le mie gambe, e a casa tutto era in ordine, pensavo a tutto con grande fretta perchè tutto fosse perfetto, senza mai fermarmi per riflettere, pensare, ascoltare e aprire il mio cuore a chi mi stava davanti, come invece ho imparato a fare adesso. Sono qui per mio figlio, lo vorrei vedere libero e non inchiodato accanto a me, con la paura che io mi possa sentire sola; vorrei che capisse che ce la posso fare anche se lui trova la sua strada con una brava ragazza . Io ho avuto un matrimonio infelice e spesso sono stata umiliata da mio marito, ma ho sopportato, perchè ho sempre pensato che mio figlio avesse diritto ad una figura paterna come esempio, non rendendomi conto di avergli dato solo sofferenze. Fabio è il mio tesoro, la mattina non esce di casa senza prima avermi lasciato un bicchiere d'acqua sul comodino e la sera, quando torna, apparecchia la tavola come se fosse un ristorante, sapendo che io non ci posso andare, per poi lasciarmi il biglietto della buona notte sotto il cuscino e la mattina dopo mi rassicura, dicendomi che ha fatto colazione". Il racconto di Maria continua:"Per essere una persona non è sufficente poter camminare, perchè non sono le gambe che fanno una persona, ma la testa; spesso, però, nel cervello di alcune persone ci sono barriere mentali e pregiudizi. Fabio deve capire che l'amore tra noi non svanirà mai; anche se si sposerà, e finalmente lo vedrò felice, non voglio che la mia sedia a rotelle sia il peso della sua vita". Maria, rivolgendosi a Gattuso, gli dice che lui per Fabio è il simbolo del coraggio e della forza e la mamma lo ha chiamato perchè diventasse anche il simbolo della sua libertà. Raffaella consegna l'invito e Fabio accetta ; entra in studio e, aprendo la busta, vedendo la sua mamma, si copre con le mani gli occhi pieni di lacrime, sussurrando" fai effetto seduta lì, sei proprio matta; ti faccio parlare ma non farmi piangere più!" . Con le lacrime che continuano a scorrere per il troppo amore che prova per lei, ascolta le sue parole: " sono quì per chiederti perdono, volevo darti l'esempio di un matrimonio e, invece, il mio è stato sensa amore e pieno di umiliazioni. Scusa per la tristezza che ti ho comunicato". A seguire, mentre dal soffitto dello studio compaiono piccole farfalle appese a fili invisibili, come se volassero, Maria avverte Fabio che la lettera che sta per leggergli forse lo commuoverà; "più commosso di così non è possibile" dice tra i singhiozzi il ragazzo; Maria, con molta dolcezza , decide di sedersi accanto a lui per rassicurarlo, per dargli la forza di ascoltare, perchè una mamma così commuove; la lettera parla di quello che Patrizia sognava per lui:"Sei un uomo ed è ora che cominci a credere alla tua serenità. Tutto è andato male nella tua adolescenza per un uomo senza cuore che pensava che una sedia a rotelle fosse la fine di tutto..... me lo ha fatto pensare, e forse ci hai creduto anche tu. Ho scoperto invece che pur essendo malata, potevo essere trattata con gentilezza, accudita con amore anzichè con astio; da quel giorno ho creduto in te, nella mia vita da ammalata mi sentivo come inchiodata, non ti dicevo mai quello che pensavo. Ho capito che potevo e dovevo parlarti.Non sei mio e per rispetto di me stessa ti devo lasciare libero. Tu sei come una mongolfiera che deve volare libera . So di potercela fare da sola ma se tu ti libererai dal peso della mia sedia e io allora ti verrò incontro. So quanto hai fatto per me e ancora farai ma adesso devi pensare alla tua vita". Fabio piange di commozione e di amore per la mamma che è arrivata fino a Roma, quando rifiutava persino di uscire a prendere un gelato con lui. Patrizia con le sue mani scioglie la zavorra di una piccola, vera, mongolfiera che si alza nello studio perchè senza peso riesce a volare. C'è un'altra sorpresa per Fabio; una tavola splendidamente apparecchiata, con tanto di camerieri, pronti a ricevere la comanda da lui che normalmente riceve dagli altri nel suo lavoro di barman e subito dopo entra Gattuso, la sorpresa,che si siede accanto a lui dicendogli:" vorrei parlare con te questa sera, anche se sei interista, ma , si sà, nessuno è perfetto!! Ho incontrato tua madre e in quei pochi minuti di colloquio ho capito che è una persona meravigliosa e poi ho pensato che io nella mia vita calcistica sono sempre stato un mediano, quello che si mette sempre a disposizione della squadra e cerca di fare di tutto per evitare i goal e ascoltando la tua storia ho capito che tu a tua madre non hai fatto mancare nulla in questi anni ed è per questo che considero anche te un mediano come me, ma è giunta l'ora di fare un goal se no ti prenderanno in giro come fanno con me!" Certo che Fabio vuole che si apra la busta Ringhio precede tutti e va a prendere Patrizia dicendo:"vado io a prendere la super eroe" per poi spingerla tra le braccia di Fabio e accompagnarla con il figlio alla tavola apparecchiata, ed è Gattuso che questa volta fa il barman,con tanto di tovagliolo sul braccio, servendo champagne per poi brindare con loro. Poche parole del campione per esprimere la sua emozionata ammirazione per madre e figlio " Fabio ha un solo difetto: "essere interista" ma ha capito che di mamma ce n'è una sola, non come molti altri che se ne accorgono solo quando lei non c'è più".


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Regalino di hida
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04/10/2008
Un bacio di troppo
E' la storia di due giovani ragazzi: Incoronata, 20 anni, già madre di un bimbo di poco più di un anno, frutto dell'amore adolescenziale tra lei e Cosimo,19 anni, ora il suo ex compagno. Entra in studio Incoronata, piangendo e tremando, muovendo nervosamente le gambe quando si siede sul pouff ;lascia la parola a Maria: " Incoronata è stata lasciata dal suo compagno 20 giorni fa, ha dovuto abbandonare la casa dove vivevano insieme, per colpa di alcune chiacchere di paese che mormoravano di una relazione tra lei e un altro ragazzo. Cosimo vi ha prestato ascolto contro la sua compagna per la quale con quel ragazzo vi era stato solo un bacio innocente, in un periodo in cui tra loro due tutte le cose andavano male e alla fine di ogni scenata lui le ripeteva di andarsene di casa perchè non la amava più?. I ragazzi si erano incontrati 3 anni fa, si erano innamorati, per entrambi è stata la prima volta e, dopo alcuni mesi, lei rimane incinta, nasce un bimbo, Salvatore; tutti e tre vanno a vivere dalla mamma di lui che adora il bambino, lo cresce, e si affeziona ogni giorno di più a quella che considera sua nuora. Fino ad aprile di quest'anno c'erano state nella giovane coppia piccole litigate , come è normale tra ragazzi, ma lui, spesso, dopo la fine della discussione, le ripeteva di andarsene di casa; in quel periodo Incoronata inizia a frequentare un bar,conosce un ragazzo che le rivolge piccole attenzioni, proprio quelle che a casa non riceveva più. Per lei era solo una semplice amicizia ma il primo maggio con Cosimo scoppia una litigata clamorosa e lui le impone di andarsene!.Tra il primo e il tre maggio lei da un bacio a questo ragazzo ma subito dopo si accorge di aver sbagliato, di amare solo Cosimo, senza però avere il coraggio di confessare la propria colpa, intanto è tornata a casa della madre. Tenta di tutto per riconquistarlo ed infatti, alla fine di maggio, i ragazzi tornano a vivere insieme, passano una bella vacanza, sembrano di nuovo felici. Ma 20 giorni fa si presenta da Cosimo una sua ex fidanzatina che ritiene di raccontargli cosa è successo tra Incoronata e il ragazzo del bar nel periodo nel quale non stavano insieme, dicendogli che Incoronata lo avrebbe tradito e dandogli addirittura l'indirizzo del ragazzo. Cosimo non è soddisfatto e si reca ad interrogare la sua compagna che continua a negare, per poi andare dal ragazzo che non si limita al racconto del semplice bacio ma gli fa intuire che tra loro c'è stato molto di più. Cosimo crede a questo racconto; glielo confermano anche quanto dicono i propietari del bar, ossia di averli spesso visti insieme; telefona alla madre, chiedendole di mandare via per sempre Incoronata, chè altrimenti non sarebbe mai più rientrato in casa. Incoronata implora in mille modi il perdono, lo supplica di pensare anche al bimbo che hanno insieme, lo prega di non buttare via tutto quello che c'è stato tra di loro, ammettendo di aver sbagliato. La posta la riceve Celestina, la mamma di Cosimo, alla quale viene consegnato l'invito anche per lui . Maria cerca di rassicurare la ragazza che continua a tremare, dicendole che sa che avrà l'appoggio di sua suocera in questo riavvicinamento perchè loro sono sempre andate daccordo e forse le darà l'aiuto per tornare insieme. Entrano in studio madre e figlio e dopo poche domande e risposte si apre la busta sulle note di Eros Ramazzotti. Scorrono le immagini di due ragazzi innamorati, abbracciati e di un enorme "pancione", quello di Incoronata quando aspettava il suo bimbo. Lei piange e lui guarda emozionato le foto, mentre la mamma scuote la testa e, asciugandosi le lacrime, chiede un fazzoletto. Maria lo cerca tra il pubblico. sorridendo "lo cerco qui perchè chi partecipa a questa trasmissione ha sempre dei fazzoletti" Celestina dice di essere molto legata a questa ragazza e, insieme con il figlio, decidono di aprire la busta. Tra i singhiozzi che le tolgono il respiro Incoronata si rivolge a Cosimo "Sono qui per dirti che ti amo tanto; tra me e quel ragazzo c'è stato solo un bacio quando tra di noi le cose non andavano più ; il mio è stato un grande errore,ma ho capito che dagli errori si impara, e io non lo rifarei mai. Per una volta metti da parte l'orgoglio e torniamo insieme". Incoronata ha sempre parlato bene di Celestina, ricorda Maria; l'ha sempre aiutata a crescere il bambino, tra loro cè stata fiducia, quella che manca da parte di Cosimo. Cosimo si fa raccontare quello che Incoronata aveva detto prima della trasmissione e Maria ripete la storia dei due giovani, con alcune aggiunte: ricorda che anche se di giorno litigavano spesso, di notte stavano molto bene........ e finalmente un sorriso appare sul volto della ragazza. Cosimo contesta: "troppe bugie, all'inizio non credevo alle chicchiere ma le conferme di alcuni amici, veri amici, mi hanno convinto che non c'era stato solo un bacio. E poi, anche quando siamo tornati insieme, Incoronata ha continuato a mandare sms a questo ragazzo.... non li ho letti ma lei ha ammesso tutto" Il pubblico mugugna disapprovando l'intervento degli amici di Cosimo e il suo starci appresso. Incoronata dice:"e' vero Venerdì ho ammesso tutto ma solo perchè tu non mi avresti creduto comunque, e ti ho lasciato immaginare, ma sono qui per farmi sentire da tutti, anche in paese, quelle voci non sono vere, c'è stato solo un bacio. Perdono, ti amo, nostro figlio deve avere una famiglia che si ama e che si rispetta." Lui torna a contestare le ammissioni di Incoronata mentre lei si difende dicendo che pensava di non poter fare diversamente, che provava vergogna ma non lo voleva perdere. Interviene Celestina: "ti avevo detto che non dovevi fare così, ti dovevi difendere prima davanti a lui, come stai facendo ora" Emerge un episodio: davanti a un pub, Cosimo è con alcune ragzze e Incoronata, temendo che gli volessero raccontare bugie sull'accaduto, si era messa in mezzo, notando una ragazza nel gruppo a cui piace molto Cosimo, ben contenta di fare una "frittata". Incoronata chiama il ragazzo per raccomandargli di negare tutto con Cosimo, ma solo perchè aveva paura di perderlo. Non sfuggono a Maria gli occhi lucidi di Cosimo e incalza "Le vuoi bene ? vuoi crederle ? o vuoi credere al paese, o al ragazzo, secondo me inqualificabile; se voleva portarti rispetto, piuttosto che raccontartelo dopo, perchè non ha evitato di corteggiare Incoronata al bar ?" Interviene Incoronata " Smetti di pensare alla gente, non ho fatto nulla, e se pensi che dopo tre anni sono andata a letto con un altro, di me non hai capito un c.... ! Inaspetattamente Celestina sentenzia "no, ne ha fatte troppe e deve pagare; anche se le voglio bene deve crescere! Stai brava, comportati bene e un giorno Cosimo capirà, con i suoi tempi " "Si " scandisce Cosimo. Ma forse nella vita di Cosimo c'è un'altra ragazza, grida Incoronata. Si chiude la busta e mamma e figlio se ne vanno; le lacrime disperate di Incoronata trovano una carezza di Maria: "ricordati in questo momento che hai anche una mamma ' e lui è ancora innamorato di te" .Incoronata conclude "Almeno ci ho provato" ..


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11/10/2008
Uno squillo nella notte
Danny porta un grosso mazzo di rose rosse per chiedere scusa a Mariangela, sua moglie, per averla accusata di tradimento la prima notte di nozze. Si conoscono a novembre di due anni fa, si mettono insieme, ma dopo un mese lei decide di rallentare perchè Danny è molto geloso e possessivo; si separano per una pausa di riflessione e a dicembre lui conosce una ragazza peruviana, la frequenta; alla fine del mese arriva una telefonata di Mariangela "devo parlarti ". Si incontrano e lei gli comunica di essere forse incinta; il test lo conferma. Decidono allora di riprovare a rimettersi insieme soprattutto per la bambina che nascerà. Lui non dice niente della ragazza peruviana e la coppia va avanti felice fino a decidere di sposarsi proprio il giorno del battesimo della piccola. Organizzano tutto per il 5 luglio, a loro spese; cinquemila euro per il ricevimento, ottocento per il vestito di lui, cinquecento per il vestito di lei, tremila per il servizio fotografico; le famiglie pensano solo alle bomboniere. In chiesa si giurano reciprocamente amore, rispetto e fedeltà. La sera vanno a festeggiare e Danny beve troppo. E' notte fonda, lui dice di aver ricevuto una telefonata anonima che lo informa che la moglie lo stava in quel momento tradendo con suo cugino. Allunga la mano sul letto e non la trova; la chiama con il cellulare; Mariangela risponde di essere sotto casa in pigiama a chiacchierare con una sua amica. Danny le intima di salire e lei arriva subito. Non soddisfatto, con una scusa, si allontana e va dal fratello dove dormiva anche il cugino. Chiede al fratello gli spostamenti del cugino e apprende che l'orario di assenza dei due coincidedevano.Torna da Mariangela e le fa una piazzata. Lei chiede un confronto per dimostrare la sua innocenza : "potevi scendere e verificare che ero con la mia amica ! " Continuano a litigare e il 10 luglio lui va via di casa. Mentre Mariangela è in vacanza in Sicilia, Denny cerca la ragazza peruviana, la rintraccia via internet, la fa venire in Italia e, usando i denari dei regali di nozze, le paga il biglietto aereo e affitta un appartamento. Dopo dieci giorni di convivenza, si rende conto dell'errore fatto, prova a contattare Mariangela e la suocera, per chiedere scusa. Ma tutte le porte sono chiuse. Due postini portano gli inviti a Pioltello Limito, provincia di Milano, "c'è posta per voi" ; Mariangela prende la busta per sè e per la mamma, Anna. Mariangela ha accettato l'invito, Anna no. Sulle note della canzone di Jovanotti," A Te",scorrono le foto loro e della bimba; guardandole, lui con gli occhi luicidi piange, lei sorride e si commuove: "può parlare" dice Mariangela. "Perdonami amore mio, perdonami, con te ho sbagliato tutto; mi sono fatto prendere dalla mia gelosia, dalla mia furia, quella notte non ti ho trovato accanto a me; la storia con quella era solo per farti soffrire, ho sbagliato ancora. Prometto di mantenere l'impegno preso sull'altare, amarti e onorarti ogni giorno della mia vita ! Prometto di essere un marito e un padre migliore" Emozionata ma con voce controllata, Mariangela chiede a Maria di sapere cosa ha raccontato Danny. Al racconto, Mariangela contesta piccole bugie sul rapporto con la peruviana, "lui già la conosceva" e c'era stato insieme.... e quando è venuto in Sicilia a chiedere scusa, la ragazza è rimasta nella casa che lui ha affittato con i soldi dei nostri regali di nozze; ora non so dove sia .... a lei è andata meglio di tutti ; i soldi non li ha restituiti e con quelli fa la bella vita ! Non credo più a nulla di quello che dice perchè Danny non mi ha mai dimostrato quella telefonata raccontandomi di averla cancellata; gli ho anche detto scendi a vedere, non è voluto scendere, gli ho detto chiamiamo subito la mia amica, non ha voluto, chiamiamo anche tuo cugino, non voleva perchè è sposato, ma la mattina l'ho fatto venire per forza; se lui adesso va a lavorare e fa mezz'ora più tardi, per me, o sta con lei, o sta con un'altra, non gli credo più; tre settimane prima del matrimonio ne ha combinata un'altra, ha dato un bacio a una ragazza, anche lì ubriaco, dice di non ricordarsi; se ogni volta che è ubriaco ne combina una .....", commenta sorridendo. "non è vero" dice Danny, " questo è perchè tu credi alla tua amica ma io non sono così diabolico al punto da inventarmi tutto" Mariangela ribatte che l'amica l'ha ripetuto anche davanti a lui ma Danny insiste e giura che con quella non c'è stato nulla. Maria chiede a Mariangela perchè, secondo lei, Danny vuole tornare. E Mariangela, nervosamente ironica risponde: "Magari gli è andata male con la peruviana, ma poi... non so.... forse ha capito" Maria sottolinea che lui l'ha cercata quando la peruviana era già in Italia.... o c'è forse da pensare che lui poi abbia inventato la storia della telefonata per andare proprio con la ragazza peruviana ? Mariangela a questo punto esprime tutti i suoi dubbi, anche perchè in passato aveva telefonato alla donna quando ancora era in Perù e questa le aveva confidato di essere stata lei a spingere Danny a tornare a casa per la bambina anche se non amava più Mariangela; Danny, d'altra parte, in quei giorni, le diceva proprio la stessa cosa . Insiste Maria : "ma tu ci credi adesso alla storia della telefonata"; "non lo so "risponde Mariangela. Per Danny invece tutto è successo per colpa di quella telefonata nella notte di nozze; a lui della peruviana non sarebbe interessato nulla, l'aveva contatta solo molto tempo prima, all'inizio, quando Mariangela gli aveva detto che tra di loro c'era solo un'amicizia. Il vero problema adesso, per Mariangela è, credere o non credere alle parole e alle promesse di Danny. Maria si immedesima e neppure lei sa cosa consigliarle.Capisce l'orgoglio che si prova quando lui ti tradisce. Non può garantire sull'amore di Danny, lo conosce troppo poco, può solo assicurare di averlo visto piangere. Lui che garanzie può dare, si chiede Mariangela. E Danny : "che garanzie posso dare..? qui solo a parole; io la amo e sono venuto qui per dire davanti a tutti che ho sbagliato." "Datti tu una possibilità" dice Maria a Mariangela, "non pensare a come starà lui con te, guarda se puoi stare bene tu con lui, se no ... amen " Anche il ricordo delle privazioni economiche non aiuta adesso Mariangela, che aveva smesso di lavorare per crescere la bambina e che era andata avanti consumando la metà dei soldi dei parenti che aveva messo da parte. Titubante, un malcelato amore la guida nella scelta di aprire la la busta, non per perdonarlo ma per vedere cosa saprà dimostrare in futuro. Finalmente una battuta felice di Danny che si dice consapevole di non poter essere perdonato subito e non si aspetta certo baci e abbracci:"e' l'unica possibilità per tutto il resto della vita" conclude Mariangela con il mazzo di rose di Denny in mano
[Modificato da giuggyna 13/10/2008 14:33]


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15/10/2008 20:34
 
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15/10/2008
Il primo amore non...
Lidia e Giovanni, che hanno avuto una breve ed innocente relazione solo 52 anni fa! Entra Lidia, sorridente, elegante, un pò agitata; una bella signora. Ha cercato Giovanni per chiedergli come mai, da allora, non è più riuscita ad incontrarlo. Nel 1956, a Ponticelli, provincia di Napoli, Lidia, di 16 anni, una domenica , affacciata al terrazzino di casa con sua sorella , vede passare un ragazzo bellissimo che assomigliava un pò a James Dean. Lei sostiene che allora assomigliava molto a Ingrid Bergman, con alcune sfumature di Marylin Monroe; Giovanni, che ne aveva 18, passeggiando si avvicina al suo portone, comincia a guardare insistentemente verso il terrazzino, non riesce a toglierle lo sguardo di dosso e pronuncia queste parole, che lei ricorda bene:" Ecco la mia stella, signorina aspetti lì un attimo, poso la valigia e mi permetterò di venire a disturbarla".Per Lidia è il colpo di fulmine e da allora inizia un amore affettuoso, fatto di passeggiate, braccio appoggiato delicatamente sulla spalla e piccole dolci parole da innamorati. Giovanni all'epoca era ospite della nonna Olga che aveva un figlio, Edoardo, in età di matrimonio; Olga ha in mente Lidia per lui come futura sposa; ma i giovani continuano a frequentarsi di nascosto, il paese è piccolo, la gente mormora e la nonna decide di intervenire cacciando di casa Giovanni. Lidia apprende tutto ciò dal ballatoio delle scale, lui sparisce all'improvviso senza un saluto, portando con sè tutte le fotografie scattate insieme, compresa una di lei ritratta in costume da bagno. Lidia lo aspetta per 3 anni, rifiutando la corte di Edoardo e continuando a ripetere a nonna Olga che al cuor non si comanda .Passa il tempo, gli occhi di molti in paese si posano su di lei, sino a quando decide di sposarsi, intanto la nonna muore" pace all'anima sua "ma finalmente anche gli insulti e le chiacchere finiscono. Maria comunica che hanno trovato Giovanni e le chiede come se lo immagina, Lidia risponde:"sono passati tanti anni ma penso che sia come sono io" Adesso lei è felicemente divorziata, single,ma non si è mai dimenticata di lui, e anche le sue figlie continuano a chiederle "chi è Giovanni di Barletta!?" Lidia ha sempre pensato che lui fosse intenzionato a tornare, visto che partendo aveva portato via tutte le loro foto, e ricorda il luogo, un terrazzo del palazzo, dove si incontravano di nascosto per darsi i bacetti e le innocenti carezze. Alla consegna della posta, apre la porta un uomo molto affascinante, abbronzato, camicia stile positano, slacciata, che alla apertura dell'invito esclama:"Maria...mi batte il cuore...Maria!!" Quando Lidia lo vede attraverso la busta, alla domanda "come lo trovi?" risponde che lo riconosce ma che se si poneva il problema di essere invecchiata , lui lo è molto di più; Maria sorride continuando a dirle che Giovanni è un bellissimo uomo ma lei è convinta di essere molto più bella e giovanile di lui. Giovanni ha accettato l'invito e quando entra in studio viene accolto da uno scroscio di applausi, dai complimenti di Maria per il suo aspetto e dallo sguardo ammiccante di Lidia che aspetta di poter parlare; il commento di Giovanni quando la vede è un pò ironico, anche se elegante:"E' una bella signora , di classe, anche un pò vezzosa ma non mi ricorda nessuno, posso chiedere degli indizi?" Lidia:"Nel cielo ci sono tante stelle e io ero la tua stellina, ricordo quando hai posato la valigia sul pianerottolo, io assomigliavo a Ingrid Bergman e tu a James Dean"; il pubblico ride e Maria divertita ricorda a Lidia che era anche un incrocio con un'altra star......"Marylin..?" risponde lei dopo una breve pausa di memoria. Giovanni commenta che era naturale che avesse perso la testa per lei, guardando ironicamente una signora che oggi fatica a ricordare il nome di una delle star di Holliwood della quale è convinta di aver assomigliato, ma i riferimenti a nonna Olga e a Edoardo gli fanno tornare in mente quella ragazza che abitava di fronte, di cui adesso ricorda anche il nome ..." Maria mostra alcune vecchie foto di lei, anche quelle in costume da bagno. Giovanni le riconosce, lui ne aveva delle altre, ma non le ha conservate. "anzi" precisa, "sono sposato, ma se mia moglie mi dovesse cacciare ...., so dove andare a bussare; Lidia sai cucinare?" Lidia continua:"Perchè non mi hai più fatto sapere niente di te, hai portato via tutte le nostre foto,mi hai lasciato sospesa nell'aria..così...per 52 anni..non ridere , ci sarebbe da piangere; ho saputo tramite mia sorella che sei venuto in paese l'anno dopo ma non ti sei fatto vedere!" "le sorelle non tengono mai la bocca chiusa" ribatte lui! comunque io non sto ridendo, sorrido" "anche io sorrido sempre perchè sono solare" dice con sguardo ammiccante Lidia. Giovanni mette alla prova la memoria di Lidia, chiedendole se si ricorda la terrazza dove si incontravano; prontissima la risposta di lei:"certo che ricordo! Maria spiega a Giovanni che lei è stata convinta, per 52 anni, che lui se ne fosse andato per colpa della nonna Olga che la voleva vedere sposata con Edoardo, il quale però ha sempre ricevuto rifiuti; la nonna poi la costringeva a passare i pomeriggi a casa del fratello medico, sempre con Edoardo, ma .....al cuore non si comanda, il suo pensiero era sempre e solo per James! Sorridendo ironicamente Giovanni:"E bravo lo zio Edoardo, ti ha fatto la corte, ma se mi stai ascoltando,caro zio, sappi che tra noi non è finita..ci sarà un seguito" Giovanni si fa quasi serio e ricorda con affetto e rispetto la nonna, che non aveva avuta alcuna colpa per la sua partenza improvvisa. "Ma allora sei tu il monello" interviene Lidia, "sei stato cattivo, un vero monello, hai fatto il James Dean per un mese per poi far svanire tutto in un attimo" "si trattava in fin dei conti di un'infatuazione da ragazzi e poi cosa c'era stato ? solo quattro bacetti e dodici carezze !" precisa Giovanni, "perchè non ti sei concessa? sarei rimasto!" Le risate del pubblico accompagnano il simpatico battibecco, che diviene esilarante quando Lidia chiede: "che avrei potuto fare di più? quello le aveva chiesto e quello aveva fatto....?" Giovanni si preoccupa per la sua reputazione. Maria, sempre più divertita, fa presente che forse a questo punto la scelta di aprire la busta si è invertita, forse tocca a Lidia decidere. Ma Lidia, imperterrita "voglio vedere lui cosa fa, do il via all'uomo !" Maria con stupore "cosa vuol dire dai il via all'uomo ? vuoi forse dire scatena l'animale che c'è in te ?" e lei "se gli fa piacere, perchè no? !" "Che deve fare l'uomo " domanda Giovanni, "a questa età? abbiamo liberato tutto, siamo in pace" La busta si apre e i due si abbracciano allegramente ma con tenerezza. "Se mia moglie mi caccia, tu mi apri la porta?" "Sei un uomo elegante e ti stimo e io sono una donna cordiale, non ti preoccupare....."


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17/10/2008 21:50
 
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11/10/2008
Un mito per papà
Maria Carmela e Sara vogliono chiedere scusa al papà con un grande regalo:fargli incontrare" il suo campione" Filippo Inzaghi! Lui entra in studio emozionato per l'applauso prolungato del pubblico e di Maria, che lo accoglie con grande calore, subito dopo si accomodano accanto a Filippo le due ragazze, Maria Carmela e Sara, figlie di Giovanni, il papà che loro vorrebbero ringraziare. Quando Maria le ha incontrate in ufficio, Maria Carmela, che ha 20 anni, con molta emozione, le ha detto che hanno chiesto di partecipare alla trasmissione per dimostrare al padre quanto amore provano per lui e chiedergli scusa per non aver capito, per molto tempo, i sacrifici ai quali si è sottoposto per rendere la loro vita migliore; vogliono anche chiedergli scusa perchè, per molto tempo, lo hanno giudicato male, perchè non era mai stato presente alle loro celebrazioni scolastiche e ai loro compleanni; solo da poco tempo hanno capito perchè: il loro papà era sempre assente dalla loro vita....Giovanni è un marittimo, si imbarca per 8 mesi all'anno su una nave, facendo il cuoco Maria Carmela ricorda di averlo visto nella sua vita solo per tre compleanni, forse per quattro occasioni natalizie e continua:" Quando si è piccoli o adolescenti ti aspetti qualcuno che ti accoglie all'uscita dalla scuola e che il giorno del tuo compleanno ti aspetti con una torta piena di candeline, ma, se questo non succede, cominci a pensare che forse il tuo papà non ti vuole bene! Lui tornava sempre a casa con la collezione delle Barbie più belle o con il computer più moderno, non capendo che non erano quelli i regali che io desideravo, io avrei voluto solo le sua attenzioni e la sua presenza accanto a me." Maria continua raccontando che Maria Carmela un giorno, sfogliando l'album di famiglia, ha scoperto una fotografia dove aveva riconosciuto la nonna incinta alla messa dei poveri e, con l'aiuto della sua mamma, ha cominciato a scoprire tante cose sul suo papà : che era rimasto orfano da piccolo, era il primo figlio maschio di nove figli, all'età di sette anni era andato ad aiutare il nonno nella pesca, quando tornava rammendava le reti e poi andava a raccoglire cassette di arance, tornava a casa e allungava il latte con l'acqua per bagnarsi le labbra e metteva le lenticchie sotto il pane raffermo per farle sembrare di più e per dare un buon sapore al pane; a tredici anni avrebbe voluto continuare a studiare ma non avendo la possibilità si era imbarcato su una nave, prima come cameriere, poi come cuoco, perchè si era fatto una promessa: cambiare la vita di chi sarebbe venuto dopo di lui. Maria Carmela scopre ora che tutto quello che ha fatto il papà ha un signicato, che la barbie era per non farle mancare nulla e il computer per aiutarla a continuare l'università; ora quando torna a casa lo accoglie in un altro modo, guarda le sue mani con attenzione perchè ogni callo in più corrisponde ad un suo esame all'università e ogni capello bianco in più ad un voto alto; e se lo trova dimagrito, è forse per il pensiero del diploma di Sara. Ora vorrebbero fargli un grande regalo, sapendo che l'unico suo svago, quando naviga per otto mesi, sono le partite di calcio, soprattutto quando gioca il Milan ; poi, tra pochi giorni, Sara compirà gli anni ma lui per l'occasione non ci sarà; quindi, oggi, vorrebbero festeggiare con lui come se fosse il compleanno. Il postino si reca a Bagnara Calabra per la consegna; apre la porta un bell'uomo, sorpreso e incredulo:il signor Giovanni, che accetta l'invito; emozionato entra in studio e si siede davanti ad un video che mostra, sulle note della celebberrima "Caruso", una barchetta da pescatore con delle reti appese e un cesto pieno di arance, e, a seguire, le immagini di due piccole bimbe che fanno girotondo cantando un filastrocca. Giovanni si commuove ricordando che era proprio la canzoncina che le sue due figlie gli cantavano per la festa del papà! Maria chiede se può leggere la lettera che le ragazze hanno scritto per lui, con un si commosso si accinge ad ascoltare una lettera capace di dare forti emozioni :" Quando ero piccola non capivo tutti i sacrifici che facevi per noi... .ho poi saputo che quando eri ancora un ragazzino, orfano, il più grande di nove figli... la nonna in fila per la mensa.... hai dovuto cominciare a lavorare, dopo la scuola andavi sui campi, a raccogliere arance.... il nonno ti trovava addormentato come un sacco .......hai capito di far parte della gente per la quale la scuola è un lusso, più delle scarpe o di una tazza di latte caldo, ... a sette anni ti nascondevi sotto le reti del nonno per andarlo ad aiutare, per poter dare a noi in futuro tutto quello che tu avevi desiderato.... le mie figlie dovranno poter studiare, pensavi. Ora, che sono grande, io rimango sulle scale a guardarti quando parti con il tuo sacco sulle spalle, cerco di non far uscire neppure una lacrima per non farti tornare indietro a consolarmi; tu mi rassicuri dandomi un bacio pur sapendo che stai per salire su una nave più lunga di un campo da calcio e che, probabilmente, non ci vedremo almeno per otto mesi. ....... per questo che quando torni ti guardo a lungo e so che, se ho preso una borsa di studio all'università, sei orgoglioso e passi tutto il tuo pomeriggio con parenti e amici per far loro sapere la notizia. Quando non ci sei, mi manchi da morire , cerco di consolarmi e affogo il mio desiderio di vederti mettendo il naso nel tuo cuscino, per sentire il tuo profumo; in quei momenti, è l'unico legame che mi unisce a te; io ti vorrei rendere orgogliosa di me, un giorno una mia amica mi ha detto che non so cosa vuole dire avere un padre, ma si sbagliava, perchè il mio papà è stato capace di telefonarmi in una notte buia e fredda dalla Russia solo per sentire le voci delle sue figlie, facendo a fatica finta di ridere con i suoi respiri tristi e lunghi dall'altro capo del filo. Un padre come il mio ti da molte più sicurezze di quelli che tutte le sere tornano a casa e si mettono a leggere il giornale. Conserviamo tanti regalini che non ti abbiamo dato per la festa del papà; spesso le candeline le abbiamo spente da sole e la buona notte te la diamo baciando una foto incorniciata; una volta sono venuta alla stazione di Cosenza per vederti passare sul treno, che però non si è fermato, ma mi è bastato quel rumore di rotaie per farmi sentire la tua presenza; la tua assenza è come una tigre che abbiamo imparato a tenere a bada....la tua presenza, ora, per noi è un tesoro da saper spendere con intelligenza . Presenza e assenza sono come le facce di una stesso amore. Anche adesso ci separano solo due metri... papà io sono qui ! " qui Maria si ferma e comincia a parlare MariaCarmela "Ti faccio una promessa, presto davanti al mio nome troverai scritto"dottoressa"e tu sarai fiero di me, e vorrei festeggiare oggi il tuo compleanno che non potremo passare insieme, facendoti questo regalo,,,,,," . Sulle note della canzone di Claudio Baglioni"Avrai" entrano tanti bambini, ciascuno con una torta e una candelina, e suscitando lo stupore e la meraviglia di Giovanni , accompagnato dall' ovazione del pubblico entra in studio Filippo Inzaghi che dice:" ho sempre pensato di essere un mito, ma il vero mito sei tu! Tu che ci segui anche dalle onde dell'oceano, tu che hai fatto tanti sacrifici per le tue figlie, tu che mi hai fatto ricordare tutto quello che i miei genitori hanno fatto per me e per mio fratello, per farci studiare e giocare a calcio, gli dona un orologio con l'orario e la data del compleanno di Sara, l'altra figlia che sino ad ora ha solo pianto, finalmente riesce a dire qualcosa al papà:"Voglio festeggiare con te il compleanno spegnendo una candelina insieme...dai, che aspetti, apri la busta! Le figlie si lanciano verso il padre, lo abbracciano in lacrime e Maria con lo sguardo li coccola mentre spengono la candelina. Maria commenta commossa : "quando sarai in mare, lontano, ricorderai quando ti vogliono bene, questo è il loro modo di festeggiare perchè tu stai per partire" Tra i saluti, Inzaghi si avvicina con un altro dono per Giovanni :la maglia del Milan! Questa volta sono loro due ad abbracciarsi "Sei grande, sei un mito" ......."No,il mito sei tu!" risponde Inzaghi


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18/10/2008
Diciannove anni dopo...
Vincenzo cerca suo figlio, Davide, che non vede da quando aveva un anno e che adesso ne ha venti. Vincenzo ne ha quarantasei, fa il muratore, ha avuto due convivenze finite, un matrimonio fallito, due figli di cui solo una ha cresciuto e vede frequentemente, con la quale passa tanti momenti di vita; di Davide, non sa nulla, come sta, come è fatto, se ha mai pensato a lui, e se prova odio o amore; si sente un fallito e non riesce più a sognare. A ventiquattro anni ha fatto la fuitina con la mamma di Davide che al tempo era minorenne,lei proveniva da una famiglia agiata,suo padre trattava ferramenti,avevanouna casa di proprietà e due villette al mare; la famiglia di Vincenzo era molto meno benestante, anche se decorosa, vivevano in nove, in pochi metri quadrati.Il padre di lei non sognava certo Vincenzo come genero, però per il bene della figlia gli aveva dato una delle sue villette dove erano andati a vivevere;Maria ora racconta come se fosse Vincenzo:" mia suocera ci faceva la spesa, ci riempiva il frigorifero, ma io non sopportavo l'ingerenza dei miei suoceri. Una sera,dopo aver sentito per l'ennesima volta il papà parlare male di me, essendo giovane e immaturo, presi i soldi che c'erano nel cassetto e con l'automobile partii dal sud per Treviso, stetti lì un anno, lei mi chiamava per telefono e mi supplicava di tornare; aspettava un bambino ma "io niente, rimasi a Treviso", fin quando una sera mi disse di aver partorito e il mattino dopo presi un treno e tornai da lei.Dopo aver avuto il nostro bambino tra le braccia decisi di mettere la testa a posto e ripatii per Treviso per cercarmi un lavoro.Presi un mutuo e comprai una casa; andai a prenderli per portarli con me al nord e cominciare a vivere con loro. Finalmente avevo una famiglia mia, un lavoro, una casa che non mi aveva dato mio suocero .Io lavoravo tantissimo, ero sempre sotto pressione, anche lei lavorava, ma una sera però mi arrivò una voce che lei aveva sorriso a qualcuno, senza fare nulla di male, ma in quel periodo avevo una testa da matto e tornando a casa la sera le misi le mani addosso. Lei fece le valigie e andò dai suoi con il bambino, mi fece cercare da un amico comune per farmii sapere che mi amava ancora e che voleva che tornassi da lei, ma io testardo risposi all'amico che non si doveva far più sentire se intendeva parlarmi di lei." Da quel momento Vincenzo non ha più cercato suo figlio. Maria ha trovato Davide in Germania, adesso ha vent'anni ed effettivamente gli assomiglia molto. Raffaella consegna la posta ad Haudenheim, in Germania. Davide ha accettato l'invito, è un bel ragazzo, con un sorriso aperto; per tranquillizzarlo Maria gli rivolge qualche domanda sulla sua vita personale: non è fidanzato, lavora come muratore impalcatore da quando aveva diciassette anni. All'apertura della busta,Davide, trema e trattiene a stento le lacrime, ha capito di chi si tratta e vuole sapere da Maria cosa le ha raccontato il padre in ufficio. Maria racconta ....l'amore con sua mamma.....la fuitina....i dissidi con il nonno che lo considerava uno sfaccendato.....la fuga a Treviso.... il ritorno quando Davide è nato.... la nuova vita con lui e con la mamma a Treviso... l'equivoco e la reazione sconsiderata..... la partenza della mamma che però avrebbe continuato poi a cercare di ricongiungersi con Vincenzo, senza riuscirci per l'assurdo rifiuto di lui. Maria sottolinea che Vincenzo non ha mai parlato male della madre e neppure del nonno, prendendosi tutte le colpe di quello che ero successo. "può parlare?" " Si" dice Davide con sofferenza. Vincenzo: "Ho sempre tenuto le tue foto sul comodino, non so se è tardi ma forse si può cominciare, ti chiedo perdono, non voglio sconvolgere la tua vita, ho voglia di abbracciarti"dice singhiozzando Maria si fa dare da Vincenzo una scatolina, si siede vicino a Davide e gli mostra il contenuto, la catenina e due braccialettini del battesimo, gelosamente conservati per molti anni , racconta , che il padre ha provato, senza riuscirci, a rifarsi una vita,che ora ha una bimba che sa dell'esistenza di Davide e che ora vive da solo continuando a fare il muratore. Piangendo Davide dice che lui è cresciuto con la mamma e i nonni, il nonno gli ha fatto da papà e gli ha fatto da papà anche il suo padrino con il quale la mamma si è sposata quando aveva nove anni. Vincenzo chiede perdono al figlio perchè sa di avere sbagliato e che è senza giustificazioni" e Davide "perchè mi viene a cercare adesso ?" Vincenzo, tra le lecrime: "sono maturato con la figlia che ora ha sei anni e mezzo, a lei ho dato tutto e a te nulla e ora, anche se è tardi, vorrei ricominciare con te, come vuoi tu, sarai tu a decidere tutto come vuoi; rispetterò tutte le tue idee e non ti darò alcun problema; mi manchi e mi sei mancato ma il fatto di essere stato assente mi provocava vergogna, tanto da impedirmi di avvicinarti a te, e mentre gli anni passavano, io pensavo a te ma non muovevo una virgola" Maria in qualche modo asseconda le giustificazioni di Vincenzo, "..la vergogna" Davide ribatte "nemmeno una chiamata a un compleanno e adesso vuole un rapporto con me". Maria anticipa le risposte di Vincenzo "avrei voluto ma non ho avuto il coraggio, non sapevo dove eri" e riferisce che Vincenzo lo è andato a cercare con una vecchia macchina con la paura d'incontrare il nonno."tu hai ragione su tutto" dice Maria a Davide:" poteva fare di più ma non ne ha avuto il coraggio; è evidente che lui in questi diciannove anni non è stato legato e imbavagliato ! Poteva affrontare tutto ma non ne ha avuto il coraggio, e tu?......hai mai avuto voglia di cercarlo ?" "Si" dice Davide "ma non dovevo essere io a farlo; avevo voglia di vedere mio padre": "lui non si è mai giustificato, a differenza di altri padri che sono venuti qui; ha sempre riconosciuto l'onestà della mamma e anche i meriti del nonno; il pensiero che stavi con loro era il suo unico conforto" Maria chiede se prima di accettare l'invito avesse parlato con la mamma e se pensava di farle un torto accettando l'incontro con il papà. Davide "si, ci siamo parlati ma non mi ha messo nessun ostacolo, mia madre, i nonni.... il padrino mi hanno cresciuto bene, loro sono tutti il numero uno nella mia vita". "Ma papà non sarà il numero uno" "non lo sarebbe mai" puntualizza Davide, "si accontenterebbe di essere il numero cento" prosegue Maria."è disposto ad arrivare per ultimo, perchè è arrivato ultimo ! " "apri "incoraggia il pubblico; "ha delle foto di quand'eri piccolo, vuoi vederle" incalza Maria. Una cascata di lacrime accompagna il "Si" di Davide, con il pubblico finalmente entusiasta per l'abbraccio.


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18/10/2008
Il baratto
Maria annuncia:" la ragazza che tra poco arriverà, è pazza di Lui, come molti, è stata invitata dalla sorella per convincerla a compiere quei piccoli sacrifici che la famiglia le chiede giornalmente" :entra Alex del Piero accolto con gli applausi prolungati del pubblico e con i complimenti di Maria, si accomoda aspettando l'entrata di Mascia, che si siede accanto a lui, con Maria che ne sottolinea l'eleganza. Mascia è la sorella di una ragazza down di 18 anni, Sara che è campionessa nazionale di nuoto, ma lei preferisce definirsi campionesa mondiale, possiede molte medaglie, è una ballerina provetta, solare, vanitosa e tutti in famiglia sono pazzi di lei! Però ha dei piccoli nei: è molto tirchia, al mattino si sveglia, si trucca usando la sua trousse personale e guai a chi la tocca, si guarda allo specchio e commenta di se stessa "Guarda che bella gnocca che sono!" ha una spazzola per i capelli tutta sua e se la mamma la chiede in prestito è pronta a risponderle di no, perchè non si fida della sua pulizia; ha una collezione di magliette corte, per mostrare l'ombelico e, quando sua sorella Mascia si reca a casa della mamma dopo il lavoro, chiedendole di prestarle un cambio, glielo dà, molto arrabbiata, e passa la sua giornata accanto all'uscio di casa aspettando di farselo restituire; inoltre Sara riceve una piccola pensione che va a ritirare accompagnata dalla sua mamma e ci tiene a dire che la pensione è sua perchè lei è figlia dello stato; la divide equamente, ma una parte la conserva gelosamente in un barattolo verde continuando a dire a tutti che quello è il suo MALLOPPO, e, se la mamma le chiede di cambiare dei soldi, lei risponde "assolutamente no". Ha vinto un sacco di medaglie e di coppe, è convinta che un giorno riuscirà a rivenderle per ricavare molti soldi e, quando il vicino di casa le chiede di fargliene vedere una, lei continua a rispondere" NO ", nascondendo una delle sue medaglie in tasca, e gli fa il gesto molto noto con un dito ; ha un cappotto al quale tiene tantissimo ma si rifiuta di lasciarlo nel guardaroba del ristorante per paura che glielo rubino e costringe il custode a metterlo in prima fila per non perderlo di vista. E' pazza per Alex,non solo a livello calcistico, conosce il suo corpo, tutto, a memoria, segue tutte le pubblicità ed è pronta a prendere il posto della Chiabotto ! E' furba , sveglia e intelligente, ed è per questo che la posta è stata consegnata alla sua mamma, la signora Franca, proprio per non farle capire la sorpresa.Raffaella consegna la lettera a Lignano Sabbia d'oro; la signora Franca accetta l'invito,sorridendo, complice della postina.Tutte e due hanno accettato l'invito ed entrano in studio, Sara elegantissima , vestita di raso nero, accompagnata dalla sua mamma, risponde agli apprezzamenti di Maria ringraziando , molto composta, seduta sul pouff, ascolta le damande che Maria rivolge alla mamma " si è domandata chi potrerbbe avervi scritto?.. "non me lo spiego ...forse un fidanzatino di Sara..?..e tu Sara cosa ne pensi?... forse si! Si apre la busta sull'immagine della sorella mentre Alex del Piero è nascosto dietro la busta :Sara dice:" Cosa ci fa quella lì, è mia sorella , si, falla parlare, è mia sorella!" Mascia vuole fare delle richieste a sua sorella e con il sostegno della mamma comincia :" Sai che ho una bimba che si chiama Matilda e che desidera tante cose che tu conservi ,mostra di essere generosa e donale qualcosa, non spendendo i tuoi soldi ma regalandole quello che già possiedi! " Fanno ingresso in studio alcuni carrelli con sopra alcuni oggetti personali di Sara che, con i suoi grandi occhioni azzurri stupiti ,osserva e comincia ad inquietarsi. La mamma tiene il gioco, chiedendole di chi sono quelle cose e per risposta Sara :" Mie ...tutte mie... e non regalo nulla a mia nipote..niente, è roba mia personale , la spazzola è mia ed è pure nuova, e anche se Matilda ha 2 anni e mezzo io non le regalo niente" "va bene ,risponde Mascia , se proprio non le vuoi dare nulla di tuo compriamo qualcosa di nuovo" "Si ma con i tuoi soldi" dice Sara ! Entra un altro carrello pieno di oggetti; sorpresa, la piccola Sara si agita ancora di più scoprendo il suo barattolo verde pieno dei suoi risparmi," sono i miei!" E quelle sono le tue medaglie?, chiede Maria,:"si ma sono mie e non dò nulla a mia sorella , e non vendo nulla , i soldi sono i miei ,la televisione è mia, i Dvd sono tutti miei, il quaderno è mio, contiene i miei compiti, lei vive fuori di casa , è sposata con mio cognato , ha tanti soldi e viene a trovarci per mettere le mani nelle mie cose ma io le dico "ferma lì, niente da fare!"continuando a muovere il suo indice in senso di diniego e suscitando ilarità in i Maria e nel pubblico. "Peccato" commenta Mascia:"non mi vuoi dare nulla di tuo? peccato, perchè se tu ti fossi mostrata un pochino più generosa guarda cosa avresti avuto in cambio!!"E accanto a Mascia compare Del Piero sorridente, pronto a fare scambi con Sara per convincerla ad assecondare alcune richieste della sorella. Lo sguardo della ragazza è incredulo e mormora alla mamma che i carrelli sono i suoi ma anche Alex è suo , e subito comincia il baratto. Alex avvia le trattative dicendole di sapere che lei è una persona molto" generosa", e vorrebbe offrirle un cesto pieno di cose che le mostra accuratamente: un pallone, un berretto estivo e uno invernale, una maglia della Iuventus con il numero 10, ma Sara risponde che è disposta a donare, ma solo a lui , a sua sorella no; lui è molto carino....anzi" BONO ...quindi....per il pallone da calcio ......una medaglia......ma niente a mia sorella !". E Del Piero : "ma a tua sorella, cosa saresti disposta a dare per tutto il cesto ?" "non do niente" ribadisce Sara, ma poi si ammorbidisce e offre ben tre cd, forse i meno belli. Del Piero prende la palla al balzo e incalza : "lo daresti i cellulare per tutto il contenuto del cesto che ho tra le mani - una montagna di trucchi -?" Sara tentenna ma alla nuova offerta del cesto più un abbraccio e un bacio sulla guancia cede e decide di donargli tutte le medaglie. Interviene Mascia che ricorda alla sorella la destinazione delle medaglie, non Del Piero, ma la nipotina Matilda che ama giocarci. Maria partecipa alla trattativa e mostra l'ombretto, azzurro come i suoi occhi, il pennello per il fard, il rimmel - ma questo Sara già lo ha - , lo smalto per le unghie...."Va bene, quattro medaglie a mia sorella, ma le scelgo io ! " si convince Sara, però adesso vuole il bacio. "Ma Mascia non vuole"provoca Maria, "perchè è gelosa " commenta Sara. Mascia reclama qualcosa per sè, per acconsentire al bacio di Del Piero" "Va bene, ma scelgo io..... il cd con il giro d'Italia...poi un altro cd,... poi ancora il dvd di King Kong" anche se la richiesta della sorella è di un cd con della musica per far ballare Matilda. Le due sorelle finalmente si accordano per un cd con le musiche del compleanno di Sara per ballare, quello con la copertina ... ottiene Mascia, e finalmente si apre la busta e Sara corre in braccio al suo Alex e solo su richiesta abbraccia velocemente anche la sorella. Sara si allontana felice accoccolata al suo mito.....con i carrelli colmi dei suoi oggetti al seguito


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18/10/2008
La magia di un nonno
Due figli vorrebbero far tornare il sorriso al loro papà , il signor Luigi, che per loro ha sacrificato tutta la sua vita ma da loro non accetta nessun aiuto, ora che ne avrebbe bisogno, i ragazzi stasera hanno una speranza ,confidano nelle parole di Lino Banfi per poterlo convincere ad ascoltarli. Maria riceve in studio il Grande Nonno d'Italia che, emozionato per gli applausi prolungati, dice a Maria "tu hai il pubblico più bello d'Italia, che bella gente, questi applasi non li fanno in nessuna trasmissione ".Poi le chiede scusa per come è "Truccheto e concieto"nel suo simpatico accento pugliese: " stò per andare in Germania per girare un film in lingua tedesca, avevo chiesto un interprete ma mi hanno risposto che dovevo imparare la lingua da solo, in quindici giorni, e che a loro non importava nulla , devo imparare! Se non mi ricoverano per lo stress, tornerò a casa per i primi di dicembre, ad affrontare la mia famiglia con crisi motorie, e il mio nipotino mi avrà ricordato di comprare la frutta in Germania, tentando di sminuire la mia fatica per questa grande impresa. Entrano Claudia e Louis che si siedono accanto a Banfi e Maria comincia a raccontare: " Sono arrivati da me per raccontarmi la storia del loro papà, sono sei anni che non sta molto bene , da quando il suo capo ufficio gli ha detto che non è più in grado di svolgere il suo lavoro, perchè la sua schiena non funziona più e perchè gli anni sono passati anche per lui; una mattina è stato licenziato, da allora non ha più voglia di sorridere e da allora vive con una pensione minima; sua moglie per aiutarlo ha ricominciato a lavorare ma spesso non riescono ad arrivare alla fine del mese, Claudia spesso vorrebbe contribuire alle spese della famiglia ma il padre volge lo sguardo in un altro luogo facendole capire che non desidera nulla e, con gli occhi lucidi, le esprime il suo dolore per essersi ridotto così: "che uomo sono, che padre sono diventato per dover accettare l'aiuto dai miei figli?" e il racconto di Maria continua:" il loro papà nasce in una famiglia dignitosa ma molto povera, quando aveva solo cinque anni girava scalzo perchè non c'erano soldi per comprare le scarpe, a dodici anni si mette su un treno, emigra dall' Italia per fare il lavapiatti e quando conosce la loro mamma , lui sta facendo l'operaio in una villa con una grande piscina dove si recano persone molto ricche; è un periodo felice per loro e lui , nei momenti liberi , insegna nuoto ai suoi due figli, sino a quando, un giorno, qualcuno dice che quelli che stanno nuotando in piscina sono i figli del portiere. Luigi si sente mortificato e decide di lasciare tutto per andare a lavorare in fabbrica, ma il giorno dopo viene licenziato ,:" solo quella sera ho visto il mio papà veramente mortificato , come se il mondo gli fosse crollato addosso, da allora tutte le mattine è uscito presto per andare a cercare lavoro, sempre con l'orgoglio che lo caratterizza, sempre ricevendo la stessa risposta:" sei vecchio, la tua schiena non ce la può fare, devi trovarti un altro lavoro!" Passano gli anni e ora Claudia cerca di aiutarlo,facendogli fare il nonno, chiedondogli di accompagnare il nipotino all'asilo, chiedendogli di ridipingere la steccionata, magari preparare la cena ai bambini offrendogli in cambio una piccola ricompensa,ma a quel punto lui si imbarazza; Claudia deve girare la testa da una parte mentre lui rivolge lo sguardo dall'altra e ogni volta lui le promette che presto le restituirà tutto . Anche da Louis non accetta nulla perchè lo sente un uomo come lui; Louis ha provato anche a regalargli la sua vespa ma senza risultato. Insomma, è un uomo che non ce la fa più, è sempre stato il capo famiglia e non può accettare gli aiuti dei suoi figli solo perchè tutti lo considerano vecchio. Banfi si commuove, si immedesima nel ruolo del nonno e, sapendo che è il suo attore preferito da sempre, e che forse riuscirà a farlo sorridere, aspetta la consegna della posta. In Svizzera, Raffaella consegna la lettera a Luigi che la accoglie con stupore e accetta l'invito. Banfi e i due fratelli si nascondono dietro la busta; in studio entra un piccolo uomo, forse un poco stanco, con il desiderio di vedere chi lo ha mandato a chiamare, anche se preoccupato per quello che scoprirà! I figli desiderano regalargli un pò di serenità, donandogli magari un piccolo aiuto economico, e vorrebbero vederlo tranquillo insieme alla mamma a fare il nonno con un sorriso sulle labbra, perchè lui per loro ha fatto tutto e desiderano ricambiargli tutto questo amore. Sperano che Banfi possa farlo sorridere e convincerlo ad accettare il loro aiuto. Si apre la busta su una motocicletta con un cartello attaccato al parafango che dice "per favore papà puoi dirci di si?". Maria legge la toccante lettera scritta dai figli per il padre e quando appare un cesto pieno di gioielli il racconto continua:" caro papà quello è il tesoro della regina, altre persone il tesoro lo hanno in banca con tante banconote ma per noi il nostro tesoro è sempre stato il tuo sorriso". Luigi continua ad asciugarsi le lacrime che scendono come se fosse una fontana alle commoventi parole dei figli mentre in studio entrano bambini con piccoli trenini e una vecchia valigia di cartone appoggiata su un carrello, sulle note di una canzone di Zucchero.."Come al sole all'improvviso" il racconto continua:" sei arrivato in Svizzera con la tua valigia sempre uguale, cartone e spago, e ti sei innamorato di mamma, siamo nati noi e facendo enormi sacrifici sei riuscito a darci tutto, anche i sogni, lavorando sempre, e la domenica ci portavi in giro a lavare la macchina facendoci sentire, durante il tragitto, come se andassimo sulla giostra . Eravamo dei bambini e avevamo dei capricci senza renderci conto che i capricci costano. Mi ricordo una bicicletta blu, e le tue mani con i soldi, e su quei soldi non c'era scritto la fatica che avevi fatto per guadagnarli. Quando la tua missione, per crescerci, era quasi compiuta la tua schiena ha cominciato a farti male ; un giorno il tuo sorriso è sparito perchè un uomo ti ha detto che non servivi più, che non lavoravi bene. Ti sei licenziato; in realtà ti hanno fatto una vigliaccata, umiliando te per il quale il lavoro è sempre stata la cosa più importante della vita.Da quel momento ti sei chiuso in casa, per non incontrare gente che ti chiedesse del lavoro; ti vergogni di accettare da me anche i soldi di una bolletta, e ci tieni a restituirmeli presto.E' questo il momento per dirti, papà, che tu per noi fai tantissimo e quello che noi facciamo per te non sarà mai abbastanza per ringraziarti. Da quando sono diventata mamma, mi aiuti con i miei bimbi; ti sento quando li addormenti dolcemente con la stessa filastrocca che cantavi a me e quando d'inverno il fuoco del caminetto scoppietta con la legna che tu hai spaccato, i miei figli sanno che è per una speciale magia del nonno. Li tieni allegri con le tue battute e con le tue macchiette come quando imiti quell'attore che ti è sempre piaciuto tanto, Lino Banfi.Se guardi bene, papà, forse a quell'attore così bravo questa sera puoi stringere la mano." La suggestiva voce di Zucchero accompagna Banfi che scende dalle scale buie e va ad abbracciare Luigi, sbalordito e sorridente. "vedrai le risate che ti farai ora che sto facendo un film in tedesco !" Per smitizzare il momento Banfi ricorda il film "vieni avanti cretino" ed entrambi si esibiscono nel gesto tipico di battere il capo con il palmo della mano."sei fortunatissimo; quando io ho fatto la fame, magari avessi avuto qualche parente che mi aiutasse; adesso invece, che di soldi ne ho , di parenti ne ho tantissimi. Anch'io ho una famiglia come la tua e con mia moglie sono sposato da quarantasei anni. Anche i tuoi figli sono fortunati perchè possono fare affidamento sulla tua saggezza e la saggezza è come dei tatuaggi sul corpo, che non si vedono, ma ci sono; tutti i nonni, uomini di fatica o scienziati ne hanno, i nonni sono tutti uguali ! Accetta, di di sì ai tuoi figli e da loro il tuo sorriso; ho imparato in Africa come ambasciatore dell'UNICEF che donare un sorriso è importantissimo; però, ora che mi ricordo, mi devi ancora dei denari perchè mi hanno raccontato che da ragazzo andavi a vedere i miei film senza paghere." Interviene Claudia :"Ciao papà, ti vogliamo ringraziare con questo regalo per rivederti sorridere, per farti sentire che ancora ci possono essere cose belle anche per te! Noi per te ci saremo sempre come te ci sei stato sempre per noi" Si apre la busta e Claudia e Louis abbracciano il loro papà, che adesso ride con gioia.


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25/10/2008
Eri nato da tre giorni...
Monia ha tenuto in braccio suo figlio Carlo per l'ultima volta quando aveva solo tre giorni di vita, ora ha compiuto 18 anni . Entra in studio una giovane e bella signora e Maria racconta con le parole di Monia:" Sono anni che aspetto questo momento perchè ora che mio figlio è diventato maggiorenne finalmente potrà sapere la verità; a Carlo è stato detto per anni che la mamma era morta e ora è convinto che io lo abbia abbandonato; non è vero nulla perchè io sono qui a cercarlo ed è falso che l'ho abbandonato, bensì mi è stato sottratto da chi l'ha cresciuto da quando lui aveva solo tre giorni". Era piccola Monia - prosegue Maria - quando conosce il padre di suo figlio, aveva quindici anni, era la terzultima di tredici figli, il suo compagno all'epoca ne aveva diciassette, era buono, l'amava ma era una persona poco affidabile e non frequentava buone compagnie; il giorno che lei torna a casa, dopo aver partorito, con Carlo in braccio, qualcuno suona alla porta di casa e il compagno è costretto a seguire quel qualcuno, lei rimane sola senza un lavoro e senza un soldo, con la madre che alla sua richiesta di ospitalità le risponde di arrangiarsi da sola. Il giorno dopo si presenta il suocero che, strappandole il bambino dalle braccia, la minaccia che le sarebbe successo qualcosa di brutto se si fosse fatta rivedere. Non poteva certo rivolgersi ad un avvocato, per paura, insicurezze e mancanza di denari. Ha fatto passare del tempo, nel ' 93 ha conosciuto il suo attuale marito, con il quale ha avuto due figlie ma non si è mai dimenticata di Carlo. Quando aveva saputo che al figlio era stato detto che la mamma non c'era più, era riuscita a telefonargli. Lui era piccolino e dopo aver capito che era viva gli hanno fatto credere che non si fosse curata di lui; in gravidanza invece, nella sua solitudine, non aveva fatto altro che pensare al momento della nascita del suo bambino e di tutto quello che avrebbe fatto per crescerlo, orgogliosa di avercela fatta da sola. "Credo di essere una buona madre, come possono confermare le mie figlie che sanno dell'esistenza di Carlo; adesso spero solo che lui accetti di vedermi e di ascoltare la mia verità". Certo l'immagine di Carlo che riceve la lettera è molto diversa dalla foto del bimbo di dieci anni che le aveva fatto avere il suocero quando, quest'ultimo, era stato invitato ad un'altra trasmissione di Maria e, rifiutandosi di farle vedere il figlio, le aveva solo donato una foto. Il volto di Monia si riempie di lacrime e riconosce i tratti del papà di Carlo, ma anche della più grande delle sue figlie. Maria la avverte: "anche se avesse accettato l'invito, non ti aspettare miracoli". Carlo ha accettato l'invito .Guarda a lungo quel volto di donna bionda e sofferente e non capisce chi possa essere ma è disposto ad ascoltare. "sono tua madre, l'ultima volta che ti ho visto stavi tra le mie braccia, mi hanno impedito di avvicinarmi a te, ora hai diciotto anni e puoi decidere da solo.Ti hanno raccontato un sacco di bugie, ti hanno strappato a me le persone che ti hanno cresciuto, ti hanno negato la verità perchè io sono viva e ho sempre avuto il desiderio di crescerti." Carlo chiede di sapere cosa ha raccontato "quella donna" perchè lui non ne sapeva niente e Maria racconta la verità di Monia al ragazzo che con gli occhi emozionati ma diffidenti ascolta:"La mamma ha in casa la sua foto ingrandita e quella piccola la porta sempre con sè. Solo la paura del nonno le ha impedito di cercarlo. Risponde Carlo:"non è vero che mi abbiano detto che era morta, non sapevo proprio della sua esistenza, chiamavo mamma la nonna, anche se mi facevo qualche problema a pensare che la mia mamma era la moglie di nonno. Come mi ha rintracciato a dieci anni, poteva farlo anche prima e telefonarmi o mandarmi una cartolina; i miei nonni, dopo quella telefonata, mi hanno lasciato libero di scegliere ma io ho pensato che come aveva cresciuto due figlie, poteva crescere anche me."Maria interviene e precisa al ragazzo che quando era venuto in trasmissione il nonno, lei non aveva potuto dare a Monia l'indirizzo e il telefono del ragazzo, senza il consenso che è necessario per i minori da parte dei genitori affidatari. "Sappia questa persona - replica polemicamente Carlo - che quando ero piccolo stavo per morire e mio nonno è andato fino in Svizzera a prendermi le medicine" ......"Mai saputo questo cosa" ......."Perchè ti hanno strappato da me ?"..... "Ci sono cose che in trasmissione non posso dire, per rispetto di tuo padre" Maria: "E' difficile stabilire chi abbia ragione, se la mamma o nonno e nonna che comunque ti hanno cresciuto con affetto e quell'amore non va dimenticato; adesso non ti hanno impedito di venire qua. Tu per loro sei come un figlio, soprattutto se il loro figlio non c'è più. ....Non so cosa dirti.... hai mai pensato a lei?" "No" risponde con durezza Carlo che torna ad accusare la madre di non aver fatto abbastanza per trovarlo, mentre la nonna è sempre stata presente, anche per le piccole cose "... perchè lei è stata più di una mamma per me" Monia si accontenterebbe di una possibilità e Carlo le contesta ancora di non essere neppure andata al cimitero dal padre quando è venuto a mancare e torna a chiederle "ma tu cosa vorresti? costruire un rapporto ?"...risponde Monia: "se me lo concedi... ti prego" "Vi assomigliate un pò nel carattere, tutti e due "duri" cerca di sdrammatizzare Maria, sedendosi affianco al ragazzo, riconoscendogli tutta la sua sofferenza per non aver avuto una mamma, un papà, un nonno, una nonna, tutti insieme. Carlo, con dolcezza, cede:"è sempre stata la debolezza della mia infanzia, non ho mai saputo serbare rancore" - somigli proprio a tuo padre, sussurra Monia - "se si può creare un rapporto... qualcosa...!" Il ragazzo emozionato, forse curioso, chiede a Maria di aprire la busta" Carlo non fa quasi in tempo ad alzarsi che la mamma di corsa si precipita ad abbracciarlo, piangendo e sussurrandogli parole di dolcezza e d'amore che si leggono nel loro viso anche senza poterle sentire. Alle raccomandazioni di Maria a Monia di non mettere in mezzo il ragazzo trà se e i nonni risponde Carlo:" Nulla potrà rovinare il rapporto tra me e i miei nonni che non mi hanno fatto mancare niente e mi hanno cresciuto meglio di un figlio; voglio esprimere il mio amore per loro e la mia gratitudine a tutti quelli che mi stanno ascoltando in questo momento, grazie !"


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25/10/2008
Uno scherzo esilarante...
Maria annuncia che ad organizzare questa marachella nei confronti dei due conduttori più emblematici del nostro Tg satirico"Stricia la Notizia" è stata lei stessa, invitando Rosetta e Ersilia, due single, proprio come Ezio Greggio e Enzo Iacchetti, forse per costoro compagne ideali ! . Entrano in studio le due "ragazze", abbastanza opulente e vestite in modo provocante, che si sbracciano salutando il pubblico, lanciando improbabili baci a tutti. Maria dice che a queste "Veline" si unirà il "Velino", Giuliano, che sempre lei è riuscita a rintracciare, e fa entrare un uomo magrissimo con i capelli radi ma molto lunghi, vestito con una camicia rosa slacciata sino alla cinta ; subito dopo, annuncia l'ingresso di Wilma, una cantante, che avrebbe scritto la nuova sigla della trasmissione di Striscia, intitolandola "che palle". Entra quindi in studio una donna molto scura di capelli ,con un mini abito rosa e stivaloni bianchi, che si accomoda accanto agli altri tre. A questo punto Maria racconta di aver visto i suoi ospiti al "Meglio della Corrida", quando Rosetta si esibiva nella danza del "petto", Ersilia faceva il ballo del mattone e Giuliano ballava, con una coreografia pensata da lui, su una musica di D'Alessio, "El corason". Maria continua:"Ersilia e Rosetta sono single..., Greggio e Iacchetti sono single...., attualmente, se chiedi alle due donne ospiti in studio la loro preferenza è per Greggio, ma si vedrà!

Giulano vuole diventare il loro "Velino" e Wilma vuole semplicemente proporre loro la nuova sigla di Striscia la Notizia. La consegna della posta avviene all'uscita degli studi di cinecittà, dove questa volta i postini sono due, Raffaella e Maurizio, che accolgono, ridendo, i nuovi futuri ospiti che accettano l'invito :"Veniamo volentieri da Maria, di solito ci cercano sempre belle donne!?" Nel frattempo in studio viene posto un grande bancone aspettando l'ingresso di Ezio e Enzo, e Maria sorridente:" non vedo l'ora ,saranno pazzi di gioia" I personaggi entrano con due enormi mazzi di fiori, inginocchiandosi ai piedi di Maria, cominciano a baciarla sulle mani e sul collo mentre lei, con divertito imbarazzo, chiede di smetterla; Ezio allora rivolge baci e ad abbracci ad alcune donne del pubblico fino a stendere una malcapitata sul pavimento, Enzo tenta di giustificarlo "è molto tempo che non incontra una donna!". " In tutta Italia ci sono fior fiore di donne che ci cercano, - osserva Enzo - non mi fare la sorpresa dell'anno scorso perchè ancora me la sogno la notte! Era più larga che lunga !

Proprio perchè siamo single, potremmo scegliere bene anche tra il pubblico...guarda che belle "terze ! si, di una bella terza età...." Enzino rivolto a Maria:" Sei talmente bella che se ti avesse visto Michelangelo ti avrebbe dato una martellata, ma cosa fai per ringiovanire in questo modo qui, se continui così il prossimo anno dovremo passare all'asilo a prenderti, e poi cosa gli raccontiamo alla zio Maurizio?. Maria interrompe l'esilarte battibbecco tra i due comici avvertendo che dall'altra parte della busta c'è grande fermento per incontrarli. Appena si apre la busta, alla visione delle persone che li hanno mandati a chiamare, Ezio e Enzo si alzano cercando di scappare sul loro sidercar parcheggiato nel tunnel dello studio; raggiunti da Maria, in lacrime per le risate, tornano brontolando ai loro posti, sempre con lo sguardo più sconvolto per l'assurda sorpresa ma Enzino dice a Ezio che lui rientra in studio solo se "quello" con i capelli lunghi se lo prende lui! Si affacciano "timidamente"dal tunnel per continuare con ironia a scrutare le persone che sono dietro alla busta, pronte a parlare; Enzo chiede ...."ma perchè.. perchè mi convinci sempre a venire quà??" asciugandosi il sudore dal viso.

Cercano tra di loro di smistarsi "il Velino", che soprannominano zio Fester, la cantante di grido, la biondina che potrebbe essere il tipo di Ezio, che ha persino una bella ottava come balcocino !
Maria vorrebbe far parlare uno alla volta i quattro ospiti, ma i due invitati speciali non mostrano molto entusiasmo, provocando l'ilarità di tutti i presenti che ora sanno che i quattro decideranno in " corso" di puntata chi scegliere; la risposta di Enzo e Ezio è:"sai quanto correremo noi tra un pò" continuando ad essere agitati ,e chiedendo un cardio tonico e dell'acqua per sostenere la prova, con sguardo malandrinino.
Posso far parlare la signora bionda, chiede Maria a Enzo, lui risponde si, purchè non mi faccia piangere, sono stufo di piangere tutti i sabato sera, quando quello di là piange e questo di quà non lo vuol vedere, imitando quello che succede tra le persone che cercano di trovare un accordo nella trasmissione di Maria. Facciamole parlare...e sotto gli sguardi costernati dei due comici, che si scambiano sorrisi complici, comincia a parlare Ersilia, il tipo d'uomo che le piace è come Clinton e Rutelli, alti, belli, brizzolati.

Alla corrida era piena di corteggiatori ! Maria : "il centralino alla corrida era intasato per lei.... e io l'ho chiamata per voi ! "Ma quale corrida, quella di Madrid o quella di Jerry Scotti" ribatte Greggio. "Sono single, mi piacete e ballerò per voi....mi propongo e se mi sceglierete...." annuncia Ersilia e si esibisce in uno scatenato ballo del mattone, cantando stonata e con voce stridula. Enzino è allibito, a bocca aperta. I due tentano di nuovo la fuga sulla moto, ancora senza successo. Ersilia si dichiara per Ezio...."e' alto due metri". "Ma certo che è alto due metri, anche di più" sottolinea Enzino, contento della scelta!
E' il turno di Rosetta, anche lei "single" -e pronuncia la parola come si scrive. Enzino ride disperato ... forse tocca a lui ! Ma Rosetta non si sbilancia, sceglierà uno dei due dopo aver ballato il "ballo della Rosetta". Saltelli frenetici fanno vibrare su e giù il petto generoso di Rosetta, mentre l'ilare disperazione dei due determina un nuovo tentativo di fuga, nascondendosi tra il pubblico, con richiesta di .... asilo politico ! Tornati di fronte a Rosetta si assoggettano alla sua scelta: " Greggio è il massimo.... però mi piacerebbe scoprire Enzino piano piano, giorno per giorno, tutto , anima e corpo, con Ezio invece andrei subito al sodo"

Irrompe "il Velino": sono meglio delle Veline, adesso vi faccio vedere e poi uno di voi mi sceglierà" Maria invoca giustizia "se le ragazze sono entrambe per Ezio, il "Velino"potrebbe andar bene per Enzo" "Eh no, mica devo per forza tornare a casa con il panettone, posso uscire di quà anche senza "il dolce.... !" Tenta Iachetti di sottrarsi alla prospettiva proposta da Maria, Giuliano si esibisce sul bancone con movimenti ora sinuosi, ora scattanti, facendo volteggiare i suoi quatto capelli come la chioma di una vera velina; Greggio si è convinto.... lui si terrà le due femmine ! Enzo non ci sta, e si chiede: "cosa penserà la mia mamma ? " E' la volta di Wilma con la sua nuova sigla per la trasmissione , "questo è un regalo anche per Antonio...", schernisce Maria, riferendosi ad Antonio Ricci, di "Striscia". "La porteremo a lui - gongola Enzino - è lui che pensa alle sigle....". Quella che propone Wilma, con voce roca, si intitola "che palle" "bella voce" osserva Enzino mentre Maria ride fino alle lacrime. "Ma dove le trovi queste persone, Maria dove le vai a pescare...? " interroga Ezio. Wilma non si trattiene con il suo inno "che palle.... che palle... che palle..", accennando una improbabile melodia. Il mal di gola di Wilma non le consente tuttavia la diretta e Maria annuncia che il pezzo andrà in play back . Ezio ed Enzo sono ormai stesi sul pouff dal ridere. La canzone esprime poche idee, ma chiare "il mattino.... che pallle! .... la sera .....che palle!.... la tele....che palle! .... la politica ... che palle"........................"
Si toglie la busta, corteggiati e corteggiatori si abbracciano simpaticamente e si scatenano in pista con il nuovo pezzo musicale "che palle" - anche Lochness balla? chiede Greggio rivolgendosi a Giuliano ?
Sconvolta dalle risate, Maria sentenzia "...i nuovi mostri....."



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25/10/2008
Quante bugie...
Alberto vuole tornare con Carmen.
Dopo nove anni di fidanzamento passati insieme con tutti i crismi, anello, promessa di matrimonio, acquisti fatti per la loro futura casa e grandi progetti per il futuro insieme, lui la lascia, nel maggio del 2008 , perchè il rapporto era in crisi; in quel periodo di sbandamento, decide di fare domanda per diventare carabiniere ma il suo sognonon si realizza. All'epoca non aveva avuto il coraggio di affrontare i suoi futuri suoceri che lo avevano sempre trattato con amore,rispetto, come se fossero i suoi genitori. Carmen, offesa dalla decisione di Alberto, di lasciarla, non vuole più rivederlo ma lui dopo venti giorni si rende conto di aver rinunciato alla persona più importante della sua vita e cerca di riconquistarla. In quel periodo incontrava spesso i genitori di Carmen, in paese ,che lo pregavano di far qualcosa per ristabilire un rapporto, poichè erano molto affezionati a lui . Alberto entra in studio , si siede e ascolta il racconto di Maria: "Si è sempre giusticato dicendo che non è colpa sua se Carmen rifiuta di tornare con lui, soprattutto dopo quanto era successo la notte di San Lorenzo, in spiaggia;


dopo aver bevuto un pochino di più, le porge delle carezze insistenti che lei rifiuta con l'aiuto di un comune amico che si mette in mezzo tra di loro, e finisce in rissa. Contattato dal papà di lei, si convince, ormai, che Carmen non ne vuole sapere più nulla del loro rapporto e comincia a frequentare una ragazza del paese vicino ; dopo alcuni giorni, viene "beccato" nella piazza del paese mentre la bacia; Carmen li vede, ha una crisi di pianto e Alberto si rende conto che forse tra loro c'è ancora amore, ma il giorno dopo il padre di Carmen prende tutti gli acquisti che avevano fatto insieme per la loro convivenza, il tostapane, le tazze, i piatti, gli anelli.... e glieli fà recapitare a casa perchè non gli perdona di aver cercato di rifarsi un'altra vita;anche se con l'altra ragazza non c'era stato nulla di importante, il suo unico pensiero era ritornare con Carmen".
Maurizio, il postino, consegna gli inviti a Pachino, provincia di Ragusa, dove Carmen accetta le lettere sia per sè che per i suoi genitori - Concetto e Concita -

Tutti hanno accettato e arrivano in studio, si siedono aspettando l'apertura della busta per capire chi li ha chiamati...e sulle note di "una rosa blu"del cantautore Michele Zarrillo, vengono offerte al pubblico le commoventi fotografie di quando i due ragazzi stavano insieme, si amavano.... Carmen guarda emozionata , piange, trema , ma continua a far segno di diniego con la testa, stringendo le mani dei genitori che cercano di darle forza, accarezzandola. Alberto chiede di essere ascoltato e creduto , non ha mai smesso di amarla, il bacio con l'altra ragazza c'è stato solo perchè si è sentito rifiutato; la prega di ritornare sia per sè che per i genitori di lui, perchè lei manca tanto a tutti; lo sguardo di Carmen è incredulo, come se ascoltasse solo bugie, ma nello stesso tempo emozionato. Maria nota la sua sofferente perplessità e le racconta quello che ha saputo da Alberto in ufficio, ma il il racconto viene interrotto da Carmen che sottolinea la cattiveria del suo ex compagno: dopo la notte di S. Lorenzo, si è recato da suo padre per dirgli che sia lei che sua sorella erano delle poco di buono, che bevevano e altre infamità , " non sono cose che si possono dire al padre di brave ragazze , cresciute con l'educazione di genitori come i miei che a queste parole soffrono, mio padre si è veramente spaventato !"

"E' vero ho sbagliato, ma era il momento della rabbia". Maria ci tiene a precisare che in ufficio Alberto non le aveva detto nulla di questo e gli chiede se la sua era solo vendetta per indurre il papà di Carmen a non farla uscire più la sera: "sii sincero, conviene a te, non importa se eri nervoso la notte prima...ma il giorno dopo...?" "Si, è vero, non volevo che la facessero più uscire di casa". I genitori a queste ammissioni esprimono il loro profondo dispiacere per colui che avevano sempre considerato il figlio maschio mai avuto. Alberto sostiene inoltre che tra lui e la nuova ragazza non c'era nulla di importante , mentre Carmen, stupefatta per la sua superficialità, dice che con "quella" ci stava comprando una casa insieme!....". "ma insomma , Alberto, perchè non me lo hai detto ?" contesta Maria. Alberto cerca continue giustificazioni; la ragazza voleva solo aiutarlo perchè aveva capito che lui cecava casa........ "ma ci sei stato con lei nell' agenzia immobiliare, me lo ha raccontato lei quando mi ha telefonata perchè tu l'avevi lasciata "; interviene anche il padre di Carmen : "se pensavi a Carmen, non avevi bisogno di nessuna casa, perchè ci avevo già pensato io !";

il battibecco continua con Alberto che sostiene di non aver mai presentato, quella ragazza ai suoi genitori........ " ma, certo, se incontri le persone in paese e ti chiedono con chi stai, devi presentare la ragazza che è con te!" non era mai stato a casa della ragazza......... "ma solo una volta per andarla a prendere, per un compleanno e c'erano i genitori, ma si trattava di una festa per bambini!". Maria è esausta per le novità che sta apprendendo solo adesso, mentre il pubblico sottolinea con risatine ogni smentita cui è costretto Alberto. Maria severa: "magari se le cose me le avessi dette prima mi avresti fatto una cortesia ma, soprattutto, è tuo interesse, non certo mio, che lei si fidi di te !" Continua Carmen:" E del week end a Palermo Alberto ha detto qualcosa? "Non era un week end.... era un matrimonio e c'erano tutti gli amici" si difende ancora Alberto, con Maria che a questo punto la prende a ridere e domanda alla mamma di Carmen se, secondo lei, si può avere ancora fiducia in questo ragazzo; ...." su nove anni si è comportato male.... solo l'ultimo" osserva sorridendo Maria!

Carmen e Maria sono daccordo però sul fatto che Alberto, venendo in trasmissione, non ci tiene più all'altra ragazza e ha compiuto un gesto eclatante. "L'amo e la voglio sposare; voglio anche chiedere scusa ai suoi genitori " Cosa garantisci per il futuro? " interroga Maria. "Farei di tutto per lei !" "e' furbo, non timido" replica ancora Carmen "dopo quello che ho passato, anche se apro la busta non intendo rimettermi con lui, ....un rapporto...?, poi si vedrà, i miei sentimenti sono stati calpestati". Maria le propone allora di chiudere la busta per capire cosa prova, può uscire per pochi secondi nel tunnel e poi tornare "perchè è vivendo le cose che le cose si capiscono, lui si aspetta di tornare insieme, non di uscire come amici dalla studio!" Carmen tentenna, chiede consiglio alla mamma ma quando Alberto si dice disposto a ricominciare anche piano piano, lei, soddisfatta, accetta, con il sorriso benevolo del papà e della mamma e con l'ovazione del pubblico. Si apre la busta, Alberto abbraccia prima i genitori e poi calorosamente Carmen, nei cui occhi si scorgono sorriso, lacrime e rimprovero. "Preparati" dice Maria ad Alberto "guarda che non è finita qui........"


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01/11/2008
Non è più tempo
Erano molto innamorati, parlavano di matrimonio, poi lui si innamora di un'altra e si sposa. Vuole chiederle perdono....Da allora sono passati soltanto.... cinquantasette anni. Antonio ora ha ottant'anni, entra in studio un distinto signore, elegante , che dimostra meno della sua età.... "Erano gli anni cinquanta, Antonio, era un giovane militare, a Milano, la sera gli piaceva recarsi nelle balere per danzare. In quel luogo incontra questa giovane ragazza, Bruna Emma, di vent'anni; se ne invaghisce, si fidanzano, l'amore come poteva essere a quel tempo, carezze e bacetti, nulla di più, ma con sentimenti profondi. Parlavano di matrimonio ma lui era un po' preoccupato perchè era nato a Nocera Inferiore, non a Milano, come Emma, e dalle parti di Antonio,dove valeva il detto "mogli e buoi dei paesi tuoi". La ragazza era però capace di superare questi piccoli ostacoli.


Nel '51 Antonio si congeda, promette a lei di scriverle e di riandare a trovarla a Milano ma invece è lei che lo raggiunge a Nocera Inferiore,conosce i suoi genitori, lui la riaccompagna alla Stazione il giorno dopo, la vede un po' piangere, ma poi lui si fidanza con un'altra e con questa si sposa, lasciando lei in un mare di dolore. Lui attualmente è separato in casa, autonomo, con una gran voglia di divertirsi e ballare ...." il liscio". Un estate a Fiuggi ,vince anche una coppa, ballando con una signora che ora non c'è più. Lui vorrebbe rivedere Bruna Emma, non per sposarla, ma, qualora lei fosse autonoma, autosufficiente ed emancipata.... sarebbe lieto di incontrarla a Fiuggi, . Maria rammenta ad Antonio che nel 2002, su sua richiesta, avevano già cercato Bruna Emma ma lei non aveva accettato l'invito.

Il postino aveva lasciato sulla lettera il numero della redazione e solo dieci giorni fa, Bruna Emma, ha telefonato dicendosi interessata all'invito. "All'epoca" puntualizza Maria "il marito stava male, adesso però è morto". Il pubblico..... non trattiene le risa, come lo stesso Antonio. "all'epoca" prosegue Maria "le sembrava un atto di maleducazione venire in trasmissione, adesso è libera !"
In tandem i due postini consegnano la posta a Brignole di Genova. Alle immagini dell'anziana signora che riceve la lettera, Antonio osserva " ma il cognome l'avete chiesto.....?" E' perplesso, nonostante le rassicurazioni di Maria che prende una vecchia foto con una giovane, mora, il volto contornato da una chioma fluente. "Boh, secondo me... non è lei, e poi lei a Genova non c'era mai stata !

" Maria insiste"lei stava in un'altra città, ma quando il marito è morto, tre anni fa, ha raggiunto la figlia a Genova". Antonio: "Sarà... ma il cognome è quello giusto? perchè non la riconosco" risponde Maria "in cinquantasette anni si cambia, e il cognome è quello che tu ci hai detto, ma andiamo avanti perchè tanto se non è lei lo capirai"
La signora Emma ha accettato l'invito ; anche lei però, guardando Antonio attraverso la busta non lo riconosce.
Parla Antonio " ti ricordi Bruna di quando aspettavi il suono del campanello, le telefonate, le lettere....pensando che fossi io " "Ma io mi chiamo Emma, davo come nome Bruna quando non volevo "darci" il mio nome" "Ti ricordi ?" interloquisce Maria. Prosegue Antonio "Ricordi quando scrivevi il mio nome sulla sabbia e poi lo cancellavi ?" "Chi ? io?" ribatte sorpresa e sorridente Bruna Emma. Maria si prodiga a far collimare i ricordi dei due; riaffora il ricordo di un cane da pastore tedesco, di nome Gnagnero secondo lui, di nome Bill secondo lei, ma forse i cani erano due, il primo di Bruna Emma e l'altro di Antonio. Lui rammenta che Gnagnero era addestrato e tornava sempre al comando di Bruna Emma.

A questo punto a lei torna la memoria di un ragazzo di Salerno con il quale si dava appuntamento con la scusa di portare fuori il suo cane. "Antonio si chiama" mormora indicandolo con un dito" "Ma tu ne eri innamorata ? hai sofferto per lui ? " incalza Maria. "No, no, eravamo amici, mi sono dispiaciuta ma..... lui era della bassa Italia....."
Anche per lei dunque valeva il detto mogli e buoi....; comunque, le piace ballare, cosa che ha fatto fin che non si è sposata, le piace camminare, divertirsi, viaggiare. Antonio continua con il ricordo di quando lei era ripartita da Nocera Inferiore e lui avrebbe dovuto raggiungerla a Milano;

non era però come oggi, per fare i documenti e poter lavorare a Milano ci volevano sei mesi. Lei piangeva. "No, non piangevo per lui, piangevo perchè mi ero schiacciata un dito chiudendo una tapparella" Ammette poi di essersi dispiaciuta quando lui l'ha lasciata e si è sposato prima di lei. Maria viene al dunque; adesso lui è separato in casa e........ Alberto si fa avanti " mi volevo innanzitutto scusare; mi piace andare a Fiuggi ogni anno; premetto che vivo con soli cinquecento euro al mese...." e Maria fa un gesto carino con le dita come per dire:" non c'è trippa per gatti!" ; "come fai a farterli bastare questi pochi soldi?..." " non lo capisco neppure io ..ma ci riesco.. perchè per me andare a Fiuggi è molto importante. Certo non posso pagare anche per Emma però...se lei fosse daccordo, ci potremmo trovare a Fiuggi per una settimana insieme e forse anche per qualche giorno in più! !!" Il pubblico continua a borbottare , ridendo a bassa voce , sorridendo della anziana coppia che con dolcezza cerca di ritrovare un incontro. Bruna Emma, con gli occhi azzurri un pò timidi, risponde " Non è che io vada tanto girando, eh".

Maria le propone allora di trovare un posto a Genova dove ballare con Antonio. Ma lei resiste: "No, no, se lo viene a sapere mia figlia, mi rompe la testa, non sa neanche che sono venuta qua !" Antonio le ricorda quando nel '49 o nel '50 ballavano insieme "angeli negri" che veniva suonata "al ritrovo del soldato" e in tanti altri posti da piccoli complessi musicali. "Si, si, ricordo, ma poi lui mi mandò suo cognato.... ma lui era già sposato" "Ma adesso non è più sposato" dice Maria. "Si ma adesso non ho più la testa...........la busta ? si, si può togliere , non ho niente contro di lui....... anche mia figlia non si arrabbierebbe, tanto che può farmi?" La busta si apre e i due si abbracciano cordialmente. Bruna Emma ricorda che quando era già sposata, arrivò una lettera di Antonio al vecchio indirizzo, dove abitava ancora la madre che la rispedì a Rapallo, dove lei abitava con il marito; la lettera capitò nelle mani di questi e.... apriti cielo ! " "Ma io non volevo fartti uno sgarbo" commenta Antonio . Simpaticamente, con gli occhi più furbi della serata, Bruna Emma riconosce che lei aveva subito capito di chi si trattasse ! Maria le propone di ballare ma, nonostante il tifo del pubblico, Bruna Emma si ritrae "no, no è tanti anni che non ballo più, non è più il tempo"


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01/11/2008
Aprimi ancora la porta ... mamma
Concetta vorrebbe fare pace con la sua mamma Lucia, e con il più grande dei suoi figli, Marco, che non la vogliono più vedere da subito dopo il natale del 2007; i tre figli di Concetta vivono con la mamma di lei e Concetta vorrebbe essere riaccolta in casa, come molte altre volte è successo in passato, quando andava a bussare alla porta della mamma per chiederle aiuto,promettendo di fare la brava ragazza, ma tornando subito a fare una vita spensierata; vorrebbe, almeno questo Natale, passarlo insieme a loro. Attualmente Concetta vive a Parma, non ha lavoro, non ha dimora e il cibo se lo procura alla Caritas; la mamma e i figli vivono a Torino. Maria racconta come se fosse Concetta:"Se i miei figli e la mia mamma non mi accettano più è perchè sono sempre entrata e uscita dalla loro vita, deludendoli, inseguendo sempre uomini sbagliati, però so che mi vogliono bene; - avevo 18 anni quando ho conosciuto un ragazzo che mia madre definiva sbagliato, sono rimasta incinta del mio primo figlio, Marco, ho partorito in casa di mamma che lo ha cresciuto perchè io tutte le sere volevo uscire a divertirmi, anche se lei mi ripeteva di assumermi le mie responsabilità di madre; io non l'ascoltavo, non mi sentivo matura per quell'impegno più grande di me. Quando mio figlio Marco aveva sei anni, siamo andate in vacanza insieme al mare e io mi sono invaghita di un'altro ragazzo sbagliato..lavorava sulla spiaggia ...metteva a posto sdraio e ombrelloni...viveva in un capannone; mia madre mi dice che non mi potevo permettere di innamorarmi un'altra volta perchè ero mamma, ma, non dandole ascolto, sono scappata di casa per andare a vivere con quest'uomo e ci sono rimasta per due anni; anche questa si rivela una scelta sbagliata, lui giocava ai cavalli, non avevamo un soldo, io mi ritrovo a chiedere l'elemosina e rimango di nuovo incinta. Chiamo mia madre dicendole che non sapevo cosa fare, mamma mi riapre la porta e accoglie di nuovo me e il bimbo che nascerà. La convivenza con mamma e con i miei due bimbi dura solo due mesi, sino a quando il mio uomo si fa risentire e io, ancora innamorata, scappo di nuovo con lui. Lascio la mia mamma con i miei primi due figli per un anno e mezzo, ricomincio a fare la stessa vita di prima e rimango incinta nuovamente; chiedo ancora una volta aiuto a mia madre che, a quel punto, mi risponde di no, non ne voleva più sapere! Contiunuo ad insistere finchè un giorno busso alla sua porta insieme al mio compagno e il mio terzo figlio di appena due mesi. Mamma mi riapre la porta, accetta me e il mio bambino ma non il mio compagno; rimango a casa con i miei tre figli e la relazione con il mio compagno finisce ma..... nel 1998 mi innamoro nuovamente di un altro uomo...sbagliato.. Scappo di casa, lasciandoli ancora un volta da soli; quando anche questa relazione finisce, torno a bussare e mia mamma mi apre di nuovo la porta. Vivo con loro fino a Natale del 2007, ma a gennaio del 2008 commetto un altro'errore, seguendo un altro uomo e andandomene da casa senza farmi più sentire. Nella mia vita ho sempre fatto scelte sbagliate...vi prego di non giudicarmi..tutti i miei errori li ho pagati sulla mia pelle...e dopo l'ennesima violenza chiamo ancora mia madre che mi risponde che non ne vuole più sapere nulla di me." Oni consegna la posta a Lucia e Marco, a Porta Susa, in provincia di Torino; aprono la porta di casa nonna e nipote e accettano l'invito. Mentre scorrono queste immagini, Concetta, piangendo e tremando, osserva i volti dei suoi cari; singhiozza sino a non respirare e Maria cerca di calmarlarla, ricordandole che sia la sua mamma che il figlio sono buoni e che le vogliono bene , la loro è soltanto la paura di un'altra delusione. "Io ora ho capito che voglio fare solo la mamma e la figlia, quella che non sono mai stata"."...proviamoci.."dice Maria. Entrano in studio Lucia e Marco che vedendo Concetta all'apertura della busta, dicono che si erano immaginati chi fosse la persona che li aveva mandati a chiamare e acconsentono a sentire le sue parole. "Perdono per non essere stata la figlia che tu volevi...mamma perdono ,riaprimi la casa, sto attraversando un brutto momento, vivo in un dormitorio e mangio alla Caritas; grazie per aver cresciuto i mie tre figli...perdono per tutto il male che ti ho fatto, e tu, Marco, perdonami per non essere stata la mamma che tutti i figli dovrebbero avere...mi mancate tanto te, Andrea e Simone e ora vorrei chiedervi di perdonarmi e ricominciare tutto da capo" La madre di Concetta scuote la testa con un sorriso, triste ma ironico , e ascolta la versione che aveva dato Concetta, annuendo al racconto di tutto quello che aveva combinato la figlia. Maria le si avvicina osservando che è arrabbiata:" mi sono sempre comportata secondo quello che mi diceva il cuore, per forza sono arrabbiata , io le ho sempre aperto la porta senza mai un rimprovero,ma lei..... sempre fidanzatini...sempre sbagliati. Le dicevon di trovarsi un uomo per bene.... ma lei.... niente..... veniva e se ne andava di nuovo ! Non posso perdonarla.... per i bambini, non per me. Il mio cuore è diventato una pietra. Promesse.... promesse.....mai mantenute" Maria si rivolge a Marco "tu che pensi ?" Il ragazzo risponde:" Questa storia del perdono l'ho già sentita troppe volte nella mia vita; ci sono rimasto male, io, come i miei fratelli, soprattutto il più piccolo, Simone, che non deve più tornare a soffrire per questa situazione". Maria torna a chiedere se c'è ancora una possibilità, non credendo al "cuore di pietra" di Lucia "Adesso sta chiamando perchè ha l'acqua alla gola" -incalza Lucia "-ma quando ha avuto i suoi fidanzatini, non si è ricordata dei figli, delle comunioni e delle cresime, dei Natali, dei compleanni, del matrimonio di sua sorella...aveva da fare con i fidanzatini."- A sua volta, la condanna di Marco sembra definitiva -"Adesso che la vedo, non mi commuove neppure" Maria con dolcezza cerca di spiegare che quando si tocca il fondo, è difficile rialzarsi in piedi e riprendere i ritmi di una vita normale...alzarsi, andare a lavorare... pensare al pranzo del marito e dei figli. Si finisce per vivere alla giornata, di sotterfugi. Lucia continua ad accusare Concetta di non saper fare la madre e neppure la figlia perchè è sempre stata bugiarda. "io, i figli e la sorella le abbiamo dato più volte soldi per venire a Torino...lei lo prometteva al piccolo, senza poi mantenere..... si rimboccasse un pò le maniche! E' mia figlia e le voglio ancora bene, ma sono diventata cattiva dentro di me.... l'abbiamo aspettata tanto. Una sera mi lasciò con i bambini perchè era tornato il suo uomo, per un anno non l'ho più vista. Richiamò' telefonicamente per parlare con Marco solo per comunicargli che ..... aveva un altro fratellino . Non intendo darle più fiducia!"... - Sottolinea Marco:"ci ha dato troppe batoste !" E ancora Lucia "Marco doveva iniziare la scuola a sei anni e lei invece di accompagnarlo il primo giorno.... è sparita con il suo amore!" Maria commenta "pensi che lei non abbia pagato nulla per tutto questo?" "No, lei non ha pagato, tra qualche mese sparisce di nuovo; ci sarà qualcuno che la starà aspettando;cosa devo aspettare che abbia ottant'anni... Che ci venga qualcosa.... almeno i suoi figli saprebbero dov'è e ci portano fiori" "Basta un uomo perchè lei lo metta davanti ai figli" insiste Marco. "A un certo punto ti fai una corazza..... ci ho pensato tutta la notte.... lei se ne andrà un'altra volta , Simone non può subire un'altra delusione". Maria è comprensiva verso gli errori di Concetta, vorrebbe una speranza per lei, ma anche per Lucia e Marco. Con dolore, Lucia dice di no all'apertura della busta, così come Marco. Concetta si dispera:"E' quello che mi merito, ma andrò avanti.... non mi arrenderò.


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Regalino di hida
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01/11/2008
Forte come un ulivo
Maria annuncia che questa è la storia di un regalo, il regalo è Massimo Ranieri, che entra in studio, saltellando come se fosse Pinocchio, accompagnato dall'ovazione e dagli applausi del pubblico.E' stato chiamato da Agata che vuole chiedere scusa a mamma Bettina, perchè non è mai riuscita a dimostrarle l'amore che prova per lei e a ringraziarla per tutto quello che ha fatto. Entra Agata, una bella signora bruna e si siede accanto a Massimo che subito le prende la mano, mentre Maria comincia a raccontare:"Quando l'ho incontrata in ufficio, Agata mi ha detto che voleva sedersi accanto a Massimo da sola, senza i suoi fratelli, perchè è lei che ha sempre avuto un blocco emotivo nei confronti della sua mamma e non riesce a chiederle perdono, anche perchè Bettina continua a pensare che sua figlia sia molto forte quando è vero il contrario. La sua mamma nasce in una famiglia poverissima, una casetta molto piccola, una camera e una cucina, senza il bagno e tutti dormivano nel lettone;

era lei che andava scalza nei campi quando aveva solo nove anni, per portare qualche soldo a casa, come portava a casa i semi che cadevano dagli agricoltori ; ha imparato a leggere e scrivere raccogliendo i fogli di giornale caduti per terra ai passanti. C'era talmente tanta povertà in quella famiglia che spesso Bettina, prendendo in braccio la sorellina più piccola, le faceva sentire l'odore del pane che stava cucinando la vicina, per poi bussare alla porta accanto chiedendo di tenere la piccola per poco tempo, sperando che i padroni di casa si accorgessero della sua magrezza e, mossi a compassione, le avrebbero dato da mangiare. Si deve sapere che la mamma ,da quando si è sposata, non ha mai smesso di lavorare per farli studiare; quando i figli si sono sposati,anche se con problemi economici, si è preoccupata di dare a tutti loro un piccolo corredo, un ricevimento, alcuni mobili per arredare la loro casa e il vestito per il matrimonio.

Massimo Ranieri continuando a tenere, teneramente, la mano di Agata, si emoziona e continua ad ascoltare il racconto. "La mia mamma è sempre stata forte, a differenza mia; quando mio marito è morto, sono crollata in depressione , sdraiata nel letto con mamma che mi imboccava, come se fossi un uccellino, implorandomi di reagire; pensava a tutto lei, bollette...rate...figli a scuola, senza contare che pochi mesi prima era morto mio fratello....e la morte di un figlio è la cosa più dolorosa che ti possa capitare nella vita...ma io non capivo...la vedevo piangere inginocchiata al suo altarino, vestita di nero, con tanti lumi accesi dicendo che non avrebbe più fatto nulla, che voleva solo vestirsi di nero e che non era giusto avere i denti bianchi ,non poteva esserci più nulla di bianco nella sua vita ,ormai solo nero!" Anche in quella circostanza, Agata non ha avuto il coraggio di abbracciarla e, chiudendo la porta, è scappata via. Dopo alcuni anni incontra un altro uomo che presto la lascia...anche in quella occasione è più forte la sua mamma di lei!

Insomma, Agata è sempre stata assente dalla vita della madre, il suo unico modo per sfogare il suo dolore è mettersi a pulire...pulire in maniera manicale tutta la casa con stracci e detersivi, per scaricare le sue tensioni! La consegna della posta è a Beinasco, provincia di Torino; Raffaella viene accolta da Bettina che, con le lacrime agli occhi e molto imbarazzata, accetta l'invito!
Agata osserva emozionata la consegna della busta e dice di aver paura, perchè da molto tempo, quando telefona a casa, la madre, dopo i soliti convenevoli , le mette giù la cornetta, rifiutandosi di parlarle.Questa sarebbe la prima volta che le può chiedere scusa e ringraziarla dopo 46 anni; in tutto questo tempo non glielo ha mai detto. Massimo, ormai nascosto dietro la busta, è sempre più commosso alle parole che sta ascoltando e, aspettando l'ingresso di Bettina, dice che "sembra facile questa riconciliazione...ma non lo è!"


Entra Bettina molto agitata, dicendo di non sapere chi può essere la persona che l'ha mandata a chiamare, mentre Maria cerca di rassicurarla perchè su quel pouff si sono sempre sedute persone piene di amore...."di amori ce ne sono di molti tipi..quello per i figli..quello per tuo marito ...per i tuoi nipoti e poi..per il prossimo!"-dice Bettina- ma, vedendo l'immagine di sua figlia, comincia a lanciare baci nella sua direzione e chiede di farla parlare." -Ti chiedo perdono per non averti mai detto ti voglio bene ma soprattutto per non esserti mai stata vicina nei momenti difficili...sei sempre stata tu la più forte ...sin dall'inizio della tua vita; sono qui sola ,senza i miei fratelli, perchè sono sempre stata io a bloccarmi davanti a te". Maria, mostrando in studio un albero di ulivo pieno di pacchetti e di lucine, che man mano si illumineranno, comincia a leggere il racconto di Agata:" Cara mamma, non mi ricordo quando hai avuto la possibilità di comprarti le tue prime scarpe, so però che da piccola ti alzavi prima dell'alba per andare nei campi con i tuoi padroni per guadagnare qualcosa per sfamare i tuoi fratelli - e una prima lanterna si accende sull'albero- ;

un giorno la tua sorellina più piccola desiderava una bambola, ma non c'erano soldi per comprarla e allora tu hai preso degli stracci e due bottoni e gliela hai costruita - anche una seconda lanterna ora si illumina sull'albero -; durante la guerra, con tutti i tuoi risparmi, sei andata al mercato per comprare un maialino ma al ritorno,sulla strada, i tedeschi te lo hanno portato via lasciandoti senza nulla - si accende la terza lanternina -; quando hai sposato il tuo adorato marito non avevi i soldi per un vestito da sposa e ti sei presentata a lui con uno dei tuoi abiti di ogni giorno, ma eri felice; quello stesso vestito lo hai strappato un anno dopo per avvolgere la tua prima bambina quando i medici ti hanno detto che non ce l'avrebbe fatta, poi per fortuna siamo nati noi -ancora una lanterna si illumina sull'albero -;

come molti, in quei tempi, siamo emigrati a Torino, tu hai trovato un posto in fabbrica, ti alzavi all'alba, ci mettevi tutti dentro una bacinella blu per farci il bagnetto, quando tornavi a casa la sera eri stanca ma portavi una grande borsa marrone dove avevi nascosto il pranzo della mensa e noi ti correvamo incontro come se da quella borsa potesse uscire un tesoro - due bimbi entrano in studio spingendo un carrello con sopra una grande borsa, mentre Bettina non riesce a smettere di piangere -; noi, da piccoli ci tenevamo per mano per andare a scuola mentre tu eri in fabbrica, facevamo il girotondo e con i fogli di giornale ci giocavamo, ritagliandoli...tu da piccola li hai usati per imparare a leggere e scrivere per dare un futuro a noi - un carosello di bimbi entra in studio con figure ritagliate nel cartone che fanno girotondo -; ancora oggi noi ci teniamo per mano per merito tuo ma ora il nostro girotondo è finito perchè il destino, uno alla volta , ci ha portato via ..mio marito...tuo figlio e papà ;

mamma tu mi hai insegnato che la pioggia non dura sempre perchè il sole scaccia le nuvole e spunta l'arcobaleno ...quell' arcobaleno che vedo quando tu mi sorridi... la borsa marrone era segno che tu sapevi far magie per noi..questa sera mamma la magia la vorrei fare io facendo uscire dalla borsa tutta la nostra vita!"
Bettina non trattiene i singhiozzi alla visione di alcune immagini che escono come per incantesimo dalla borsa : foto di famiglia, con il sottofondo della voce di Maria che continua a parlare come se fosse Agata: "non riesco a farti le coccole quando mi abbracci, non riesco a dirti ti voglio bene...spesso prendo la cornetta perchè vorrei dirti mille cose dolci, ma mi blocco, ti chiedo piccole cose banali e poi rimango a casa e incomincio a pulire sul pulito...e, se per caso ti do un bacio, tu mi rispondi che quel bacino te lo devi conservare per molti, molti anni; sono arrivata a capire che l'amore è fragile e niente dura per sempre; solo tu sei il mio coraggio." Bettina continua a piangere, mandare baci e sussurrare...mamma...mamma battendo le mani sul cuore : "Non hai mai avuto nulla dalla vita , a cena al ristorante sei andata poche volte e le uniche rose rosse che hai ricevuto sono state quelle di una canzone..ecco, questo è il mio regalo per te questa sera!" Sulle note della famosissima "rose rosse per te" appare da dietro l'albero Massimo Ranieri con in mano un enorme fascio di rose; Bettina non contiene l'emozione, lo abbraccia, lo bacia dicendogli "figlio mio, che gioia... perchè la vita continua !".

Massimo emozionato risponde."sono onorato di averla incontrata, mai speravo in una gioia come quella di conoscere una donna come lei perchè lei e la mia mamma avete molte cose in comune, cose che sono fuori da qualsiasi immaginazione per i giovani di oggi...invece per me che sono un giovane...molto avanzato...è una grande emozione scoprire che le donne di questa generazione hanno tante cose in comune...la fatica,il dolore, la durezza e la forza..come quell'ulivo, e vorrei aggiungere un piccolo aneddoto: mio nonno diceva sempre che i figli si baciano solo quando dormono, ecco perchè, poi, tra genitori e figli possono nascere queste incomprensioni, ecco perchè a volte non si ha il coraggio di dire alla propria mamma "ti voglio bene"e si pone tra i due un sipario invisibile; un giorno, un frate mi ha chiesto se avessi mai detto a mia madre che le volevo bene ...mi sono grattato la testa e ho risposto che non ricordavo...ecco, c'è sempre fretta e ti dimentichi delle cose importanti...comunque vorrei assolutamente avervi come ospiti al teatro, te e tutta la tua famiglia, è un onore per me averla conosciuta" Agata, commossa, dice alla mamma che spera con questo gesto di averle fatto capire quanto la ama " allora adesso la togli questa busta?"- "toglietela subito...eeeee!" esclama Bettina !


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Regalino di hida
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10/11/2008 17:27
 
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08/11/2008
Un amore interrotto
Entra in studio Alex con un grande mazzo di rose bianche che appoggia accanto a sè; un bel ragazzo, grandi occhi scuri che sorridono e forse esprimono speranza in una risposta positiva da parte di Valentina che lo ha lasciato ad agosto di quest'anno, quando ha scoperto che lui la tradiva. Dopo averlo scoperto, lei gli ha mandato un sms dove gli diceva che non avrebbe mai più creduto in lui anche se era ancora innamorata, perchè lui è stato l'unico uomo della sua vita; tradendola ha interrotto la loro favola. Il primo bacio tra i due ragazzi avviene i primi di marzo del 2007 e Alex, appena alla fine del mese, le ha chiesto al telefono se voleva diventare la sua ragazza mentre lei tornava in treno da una borsa di studio; lei gli risponde di si e lui impazzisce di gioia.
Il loro amore si consolida, un amore semplice e puro, fatto di semplici passeggiate al mare e, se faceva freddo, di teneri abbracci guardando un film sul divano ;

anche i genitori di Valentina lo prendono a ben volere; lo scorso Natale lo hanno passato insieme; Alex ha portato loro vari regalini da mettere sotto l'albero...una candela...una penna...un anello d'argento....anche il capodanno bellissimo, passato con gli amici...e al loro anniversario si sono scambiati le fedine! Ora quella fede, Alex, non riesce più a portarla al dito, l'ha appesa al collo, perchè vederla sulla sua mano lo fa star male.
Ad Aprile 2008, Valentina è in Germania per un viaggio studio e Alex, che in quel periodo non usciva spesso, decide di andare in piazzetta dove si radunano tutti i suoi amici che come lui fanno motocross; incontra una ragazza che lo corteggia, lusingandolo e chiedondogli le potenzialità della sua moto....lui le propone di fare un giro insieme e la accompagna a casa; la mattina dopo Alex ha una gara e sul campo da cross trova ad aspettarlo la ragazza della sera precededente che lo cerca e lo stuzzica, la riaccompagna e passano la notte insieme;

subito dopo si accorge di aver sbagliato a tradire Valentina, ma non ha il coraggio di confessarlo quando lei torna dal suo viaggio; Valentina lo viene a sapere , lo affronta , si mette a piangere , Alex si rende conto che è inutile negare il tradimento,confessa, e lei lo lascia. Alex da quel momento non mangia più, continua ad aspettarla davanti a casa dei genitori di lei , sensa il coraggio di citofonare, perchè si vergogna; senza assumere cibo per quattro giorni, una sera crolla e un' ambulanza lo soccorre; finisce in ospedale e al suo risveglio trova Valentina che gli sussurra dolci parole; lui pensa che tutto possa tornare come prima ma lei non riesce a dimenticare e ad agosto parte con i suoi genitori, senza di lui, per il viaggio in Sardegna che era stato programmato tutti insieme, quando le cose andavano bene.

Alex aspetta il suo ritorno, convinto che finalmente tutto tornerà come prima, anche perchè in quel periodo di lontananza Valentina gli aveva mandato numerosi messaggini amorosi che lo avevano fatto sperare; non è così perchè quando lei torna e lo bacia continua ad immaginarsi quando lui baciava l'altra; non si fida più di lui!
I postini, Marcello e Vittorio, consegnano la posta ad Ancona, apre il cancello una bella ragazza bionda, occhi azzurri, che accetta l'invito. Maria guarda gli occhi tristi di Alex e dice con dolcezza:"Non ci riesci proprio a dimenticarla...porti sempre la sua foto con te e la cipolla di tuo nonno(l'orologio da tasca) che ritieni che ti porti fortuna.....Speriamo!" Entra in studio Valentina , giovanissima e bellissima, molto semplice, che guarda emozionata le foto dei loro momenti felici passati insieme, con il sottofondo di una canzone di Alex Britti-"Una su un 1.000.000"- e subito dopo, sullo schermo, compare il fascio di rose bianche e il volto sorridente di Alex ;

Valentina decide di ascoltare le sue parole:"Sono quì davanti a tutte queste persone per chiederti scusa , sai quanto tutto ciò è difficile per me, sono timido, ma non importa perchè ti voglio dimostrare quanto ti amo, mi manca tutto di te, il tuo viso, i tuoi occhi e vorrei provare a scrivere un'altra pagina della nostra bellissima favola.... solo se tu me lo permetti." . Valentina lo guarda con gli occhi di chi continua a non fidarsi e, stimolata da Maria, dice:" Mi ha fatto soffrire tanto, non è vero che è stata solo quella sera perchè ogni volta che tornavo dai miei viaggi di studio tante persone mi raccontavano di quello che lui aveva fatto in mia assenza; quella ragazza la conosceva da più tempo, e quando la fiducia viene a mancare il colpo è duro, e poi andare in moto era la nostra quotidianetà , quasi un rito, io un bacio sul casco e lui una pacca sul sedere!" Ora Maria racconta di quanto è stato male Alex: "E' stato ad aspettarti sotto il sole per quattro giorni, mangiando solo una fetta di melone sino a quando non si è sentito male....ha memorizzato un tuo messaggio ..parola per parola...chiede sempre tue notizie alla tua mamma alla quale tu ogni giorno alterni versioni diverse..un giorno lo ami...un altro non ne vuoi più sapere di lui."

Valentina ha paura che lui ci ricaschi; Alex è sicuro di aver imparato dal suo errore. Maria ricorda che il giorno prima della trasmissione lui non si trovava da nessuna parte, in redazione; era andato a tatuarsi il nome di Valentina! Ricorda anche che Alex ha sempre con sè la foto di Valentina,anche adesso, Alex la tira fuori dalla tasca con un sorriso dolcissimo. Maria, prendendole dal pouff di Alex, porta a Valentina le splendide rose bianche. Valentina la fedina l'ha in casa, sul comodino e quando la guarda, ogni sera, si rattrista , ma non riesce a non pensare che le parole di amore di Alex fosserosolo ....parole. Per Maria Valentina non dovrebbe dare a quella storia, con l'altra ragazza, un'importanza maggiore di quella che aveva, perchè non c'erano sentimenti: " Vuoi chiudere la busta o provi a fidarti che lui voglia veramente cambiare ?

E' un peccato buttare il vostro amore se pensi che lui sia la persona giusta. Tutti possono sbagliare" Alex piange e, come precisa Maria, non pretende che le cose ricomincino come se nulla fosse; se la busta si aprirà, lui potrà frequentarla e cercare così di avere un'altra possibilità. Interviene Alex per ricordare come fosse riuscito a conquistare la fiducia dei genitori di Valentina e come si fosse comportato bene con lei, ad eccezione di quella "cavolata"; adesso lavora in cantiere, con turni di otto ore, anche di notte e quando è libero vorrebbe solo stare con lei. Sta facendo tutto quello che avrebbe voluto Valentina.....un posto fisso..... una vita da ragazzo semplice! Il pubblico tifa per Alex e finalmente Valentina rompe gli indugi, e, alla domanda di Maria, fa cenno di sì con la testa...... e arriva il coinvolgente abbraccio dei due ragazzi, adesso contenti.


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