L'ex milanista deve pagare 7,2 milioni
Dopo Valentino Rossi, un altro campione sportivo dovrà versare al Fisco contributi arretrati, riguardanti i compensi percepiti nel 1997 per lo sfruttamento della propria immagine: è Marco Van Basten, l'ex attaccante del Milan. L'olandese, dopo aver provato a fare ricorso, ha deciso di conciliare e dovrà pagare all'erario italiano 7,2 milioni di euro. Decisiva la collaborazione tra il fisco italiano ed olandese.
Lui di gol in campo ne ha fatti più di 300 e ne avrebbe segnati molti altri, senza quel maledetto infortunio alla caviglia, ma questa volta è costretto a subirne uno, dal Fisco italiano. Proprio come accaduto al centauro italiano, anche l'ex attaccante olandese, tre volte vincitore del Pallone d'Oro, ha dovuto conciliare con l'Agenzia delle Entrate italiana.
L'accertamento nei confronti del calciatore olandese è stato effettuato nel 2001 dall'ufficio di Milano 5 e riguarda compensi percepiti nel 1997 legati allo sfruttamento dell'immagine, corrisposti all'estero per i quali non è stata presentata la dichiarazione dei redditi. Van Basten, che nel frattempo si era trasferito a Montecarlo e poi nel suo Paese di origine, è stato raggiunto dalla richiesta del fisco italiano, grazie alla collaborazione di quello olandese.
L'ex milanista in un primo momento si era opposto alla richiesta presentando ricorso alla Commissione provinciale di Milano, sostenendo di non avere avuto notizie dell'accertamento se non nel momento in cui gli è stata notificata la cartella. Dopo che il fisco olandese ha attivato misure cautelari sui suoi beni ed immobili, il calciatore ha cambiato strategia e nel novembre scorso ha presentato istanza di definizione della controversia per conciliazione. Ora la chiusura del conto: 7,2 milioni di euro, di cui 4,12 milioni di maggiore imposta, 1,65 milioni di sanzioni e 1,44 milioni di interessi