"Quattro occhi vedono meglio di due"
Prima una lettera alla Federazione con cui la Juventus chiede il giusto rispetto e spiegazioni per i molti torti arbitrali subiti. Poi la risposta di Abete e Gussoni in cui si dice che il campionato è regolare e la rabbia juventina non ha fondamento. Ora la proposta, ancora del presidente bianconero Cobolli Gigli, di introdurre il doppio arbitro. Sembra non avere fine la querelle tra la Vecchia Signora e il mondo arbitrale.
Il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli lancia l'idea del doppio arbitro in campo. "Gli arbitri - ha detto Cobolli Gigli arrivando in Lega Calcio - devono essere messi nella condizione di vedere bene e quindi per vedere bene possono aver bisogno di più occhi. Ad esempio, ho sentito l’arbitro Dondarini dichiarare 'io ho un occhio e una testa'. Magari quattro occhi e due teste funzionano meglio e certi errori sarebbero evitati". Il numero uno bianconero, che in passato aveva proposto anche di introdurre strumenti tecnologici a disposizione della terna arbitrale, ha ribadito: "Credo che sia necessario cercare di dare una mano a questa classe arbitrale, penso per esempio all’utilizzo della tecnologia, ma non sta a me dirlo. Se comunque l'Aia e la Federazione vorranno sentire le nostre idee - ha continuato Cobolli Gigli - noi siamo disponibili a parlare in maniera composta e dire quello che secondo noi potrebbe essere un miglioramento per una categoria che fa un lavoro estremamente difficile".
Ma Cobolli Gigli non vuole parlare di complotto anti Juventus: "Il campionato e' regolare e nessuno lo ha mai messo in dubbio. Non abbiamo parlato di complotto, ma della sensazione che ci sia un minimo atteggiamento particolare nei confronti della Juventus". Il presidente bianconero sente il bisogno di chiarire il senso della lettera inviata alle istituzioni del calcio, Figc e Aia, all'indomani della contestata sconfitta di Reggio Calabria: "Non so se il mondo del calcio e quello dei media abbiano capito il senso della lettera mia e di Blanc, noi abbiamo cercato di esprimere le nostre opinioni. Abbiamo scritto quello che veniva dal profondo del nostro cuore dopo la partita con la Reggina e adesso andiamo avanti: se si e' capito, bene, se non si e' capito amen...".