era l'una di notte ci trovavamo a capo spartivento calabro eravamo diretti a venezia ma quella notte il mare ci disse di no. ci costrinse a rifugiarci fuori crotone,in una insenatura tranquilla.non sapevamo che quella notte sarebbe stata indimenticabile. montai di guardia giu in macchina,facevo la settimana enigmistica quando il mio collega dal ponte mi chiama(per telefono di bordo) e mi dice di vedere un pò di fumo uscire dalle intercapedini.tutti gli altri riposavano la loro vita era affidata a noi.mi sentii il sangue gelare nelle vene,pensai che se c'era del fuoco questo si trovava sopra di me,ai piani superiori.urlai all'ufficiale di coperta di svegliare tutti,e pregai che per me non fosse finita,di trovare la strada libera.salito di due piani mi ritrovai d'avanti un fumo nero e denso,mi ci buttai dentro facendo affidamento solo sul ricordo di come si districavano i corridoi,senza più fiato in gola riuscii ad arrivare all'aria. l'aria fredda della notte mi morse la carne,ma era nettare per la mia gola.la poppa della nave che era stata la mia casa per 6 mesi era già avvolta dalle fiamme...(continuerò domani,sono tutti a tavola.dobbiamo provare la bellissima zuppa di pesce che ho preparato per stasera).ciao...a domani