Tangenti, arrestato Mario Chiesa

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Frida07
00mercoledì 1 aprile 2009 08:23

Traffico illecito rifiuti in Lombardia

Un vasto traffico illecito di rifiuti è stato scoperto dai carabinieri di Milano che hanno eseguito dieci provvedimenti restrittivi emessi dalla magistratura di Busto Arsizio (Varese). Tra le persone arrestate figura anche Mario Chiesa, uomo simbolo dell'inchiesta su Tangentopoli degli anni '90. Ai tempi Chiesa era presidente del Pio Albergo Trivulzio di Milano e il suo arresto, mentre incassava una tangente, diede avvio a tutta l'inchiesta.

Nel blitz, scattato alle prime ore di oggi, e coordinato dal Gruppo Tutela ambiente di Treviso, sono stati impegnati oltre 150 militari dell'Arma della regione Lombardia e del secondo nucleo Elicotteri di Orio al Serio (Bergamo), che hanno eseguito anche 28 perquisizioni tra le province di Brescia, Milano, Como, Alessandria, Pavia e Varese. L'indagine che segue quella chiamata "Grisù" del 2005 (19 arresti e 21 denunce), è iniziata nel giugno 2008 ed ha accertato un traffico illecito di rifiuti pari a 2.700 tonnellate.

Mario Chiesa è uno dei dieci destinatari dei provvedimenti restrittivi emessi dalla magistratura. Chiesa, 65 anni, di Milano, è considerato dagli inquirenti il collettore delle tangenti nella gestione del traffico illecito di rifiuti. Il nome di Chiesa è fortemente legato all'inchiesta di Mani Pulite della magistratura di Milano degli anni '90: è con il suo arresto, avvenuto il 17 gennaio 1992, fatto in flagranza di reato subito dopo avere intascato una busta con sette milioni di lire, una rata di quella che doveva essere la tangente per concedere l'appalto a una impresa di pulizia, che è iniziata la più nota inchiesta di Tangentopoli. Con l'arresto di Chiesa emerse un vasto retroscena di concussione e corruzioni a largo raggio che ha poi coinvolti numerosi esponenti della politica, della finanza e dell'imprenditoria.

Tanto era il potere di Mario Chiesa che sarebbe riuscito a far annullare una gara d'appalto, già vinta, rifare il bando ed imporre come vincitrice una ditta della "società". Per gli investigatori era il 'gran burattinaio' del sistema al centro del quale c'era la Servizi ecologici Milano (Sem), la società di cui è amministratirice unica la sua seconda moglie, A.E., della quale fa parte il figlio avuto da Chiesa dalla prima moglie e coadiuvata dal cognato. Il secondo figlio è invece dipendente di un'altra società, la Solarese, anch'essa al centro dell'inchiesta.

Chiesa sarebbe stato il grande elargitore: dava buoni benzina, buoni pasto e buoni d'abbigliamento facendo triplicare lo stipendio di chi partecipava al sistema. Lui avrebbe 'controllato' le gare d'appalto vincendo al ribasso. Poi avrebbe 'recuperato' con gli interessi facendo figurare quintali di smaltimento di rifiuti molto al di sotto di quelli reali; certificando servizi erogati, ma mai effettuati. Così il costo finale sarebbe 'lievitato' del 10%. Chiesa è stato prelevato stamani nella sua casa di Milano e portato in caserma, dove ha bevuto un caffè con l'ufficiale che gli ha notificato il provvedimento restrittivo prima di entrare a San Vittore. E' accusato di associazione per delinquere finalizzata all'attività organizzata per il traffico e la gestione illecita di rifiuti, truffa aggravata ai danni di società pubbliche e private.

La storia giudiziaria di Mario Chiesa
Mario Chiesa, ingegnere, allora presidente del Pio Albergo Trivulzio, casa di riposo nota anche come 'Baggina', fu il primo arrestato dell'inchiesta passata
alla storia come Mani Pulite, che portò a galla il sistema delle tangenti e che rivoluzionò la vita politica italiana. Era il 17 febbraio 1992 e a tradirlo fu una mazzetta da sette milioni di lire.

Esponente del Psi, era diventato presidente del Trivulzio nel 1986, acquisendo potere e meriti in ambienti politici, anche se alla fine si era legato soprattutto a Craxi. Quello che fu definito 'mariuolo' proprio dal leader socialista, aprì la strada all'inchiesta dei magistrati milanesi - che a quel tempo avevano in primo piano l'allora pm Antonio Di Pietro - quando decise, dopo cinque settimane di carcere, di spiegare il sistema delle tangenti per la spartizione degli appalti.

Le indagini si estesero a migliaia di persone, fra politici, amministratori, imprenditori. E Tangentopoli divenne un pezzo di storia d'Italia. Mario Chiesa rimediò, attraverso i riti alternativi - mai fu giudicato pubblicamente - condanne per 5 anni e 4 mesi, restituì sei miliardi e, otto anni e mezzo dopo quel febbraio '92, nell'agosto 2000 uscì definitivamente dalla scena di Tangentopoli, dopo aver passato un periodo in prova ai servizi sociali, occupandosi di assistenza ai disabili.

Da tempo sembrava ormai ai margini della cronaca. Oggi, invece, torna protagonista con l'arresto disposto dalla magistratura di Busto Arsizio (Varese) nell'inchiesta sul traffico di rifiuti.





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