Spara in centro immigrati, 14 morti

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Frida07
00sabato 4 aprile 2009 08:26

Usa,killer era stato da poco licenziato

Tredici persone sono state uccise da un 42enne di origine vietnamita in un centro per immigrati a Binghamton, nello Stato di New York. Il killer ha preso decine di persone in ostaggio e, dopo un lungo assedio, si è tolto la vita. Jiverly Voong era stato appena licenziato dalla Ibm, per le conseguenze della crisi che sta colpendo l'America. Sconvolto il presidente Barack Obama: "Sono sotto shock".

La sparatoria è avvenuta all'interno della sede dell'American Civic Association, un'organizzazione locale che tra l'altro organizza corsi di lingua per immigrati. Binghamton si trova a un centinaio di chilometri a nord ovest di New York, al confine con la Pennsylvania. Il numero delle vittime potrebbe anche salire, visto che alcuni feriti sono in condizioni critiche. Tutti gli ostaggi invece che erano stati trattenuti nell'edificio sono stati rilasciati.

Il killer si è ucciso con un colpo d'arma da fuoco dopo una trattativa con la polizia. Non prima di essersi lasciato alle spalle anche una ventina di feriti all'interno della sede dell'organizzazione. Il suicidio ha messo fine dopo alcune ore a un'emergenza che ha visto Fbi, cecchini degli Swat Teams della polizia, ambulanze e persino militari della Guardia civile impegnati a tenere in stato d'assedio il centro di Binghamton.

La vicenda è stata al centro di informazioni contrastanti per buona parte della giornata. Ad accrescere l'incertezza sulla dinamica è stata la vista, da parte dei testimoni, di due persone in apparenza asiatiche portate via in manette dalla polizia dal luogo della strage, tra gli applausi della folla. Ma la polizia ha chiarito in seguito che non sono coinvolti nella sparatoria e che Voong risulta aver agito da solo.

Binghanton è una località nello Stato di New York al confine con la Pennsylvania, un centro industriale e universitario solitamente tranquillo. Nella zona ha sede uno dei propri stabilimenti l'Ibm, ed è qui che lavorava fino a poco tempo fa Voong. L'area è di quelle che hanno conosciuto un recente aumento nell'afflusso di immigrati e l'Americana Civic Association è una realtà che si occupa del loro, con corsi di lingua e classi dedicate alle leggi per ottenere visti, permessi di residenza e infine la tanto agognata cittadinanza.

''Le vittime erano persone che volevano diventare parte dell'American Dream'', ha detto il governatore di New York, David Paterson. La vicenda ha preso il via alle 10:30 locali (le 16:30 in Italia), quando uno sconosciuto descritto come asiatico, alto un metro e 70, con una giacca di nylon verde e occhiali dalla montatura scura, ha parcheggiato un'auto in modo da bloccare l'uscita posteriore dell'American Civic Association. Poi, impugnando due pistole, è entrato dalla porta principale e ha aperto il fuoco. La prima a essere colpita è stata la centralinista, che ha finto di essere morta e ha chiamato la polizia. Nel frattempo, l'uomo ha continuato a sparare, abbattendo le proprie vittime una dopo l'altra.

Nel giro di pochi minuti l'area è stata circondata dalla polizia, che ha chiuso nelle classi gli studenti di una vicina scuola superiore ed evacuato tutti gli appartamenti nell'area. I cecchini hanno preso posto sui tetti e l'Fbi è arrivata a prendere il controllo della scena. Barelle con feriti sono partite in direzione degli ospedali della zona, che hanno ricevuto una ventina di persone. Ma solo dopo essere entrati nell'edificio della sparatoria, la polizia ha potuto cominciare a ricostruire cosa sia accaduto e a contare i cadaveri.

Il capo della polizia locale, Joseph Zikuski, ha raccontato che all'interno sono sopravvissute 37 persone, molte delle quali si erano rifugiate nella sala caldaie. Ma oltre ai morti, altre quattro persone sono ricoverate in pericolo di vita.

La strage dopo il licenziamento
Jiverly Voong, secondo le autorità locali, potrebbe aver compiuto il gesto sulla scia della rabbia e frustrazione per aver perso il posto di lavoro. Negli Usa proprio oggi sono state diffuse le ultime cifre sulla disoccupazione, che parlano di un tasso dell' 8,5%, il più alto in 25 anni, e indicavano tra l'altro l'Ibm tra i colossi che hanno perso più posti di lavoro negli ultimi tempi. Il capo della polizia locale, in una conferenza stampa, ha reso noto che i morti sono 14, incluso il killer, e che quattro persone sono ricoverate in gravi condizioni.

Obama: "Sono sotto shock"
Il presidente americano, Barack Obama, si è detto "scioccato e profondamente rattristato" per la sparatoria a Binghamton, che ha definito "un gesto senza senso". Obama ha incaricato il vicepresidente Joe Biden di seguire la vicenda, con le autorità locali. Biden ha parlato a sua volta di "un gesto senza senso" e ha aggiunto che l'amministrazione "dovrà fare qualcosa" per evitare in futuro vicende analoghe.




tgcom
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